Zaki torna in Italia: Il Governo Meloni ottiene la liberazione, ma persistono le polemiche riguardo alla sua ingratitudine
Patrick Zaki, noto attivista, è finalmente tornato in Italia dopo essere stato graziato dal presidente Al Sisi. Il giovane attivista era stato condannato a tre anni di carcere per reati di opinione, ma grazie agli sforzi del governo italiano e delle forze politiche, ha ottenuto la sua liberazione. Nonostante questo, il suo rifiuto del volo di Stato offerto dal governo Meloni ha suscitato polemiche riguardo alla sua gratitudine e appartenenza politica di sinistra.
Il ritorno di Zaki è stato accolto con emozione dalla comunità accademica, con il rettore dell’Università di Bologna, Giovanni Molari, e la relatrice della sua tesi di master, Rita Monticelli, ad accoglierlo a Milano Malpensa. È stato un momento di riconoscimento per coloro che hanno sostenuto il suo caso e mantenuto viva l’attenzione sulle violazioni dei diritti umani di cui è stato vittima.
Tuttavia, il suo atteggiamento nei confronti del governo italiano ha scatenato critiche da parte di alcuni, che lo hanno definito “ingrato” nei confronti di coloro che hanno contribuito alla sua liberazione. L’editorialista Antonio Padellaro sul Fatto quotidiano ha invitato a non giudicare affrettatamente, sottolineando che la scelta di Zaki potrebbe essere stata motivata dalla sua indipendenza e coerenza come difensore dei diritti umani, piuttosto che da un’adesione politica di sinistra.
Amnesty Italia ha spiegato che l’impegno di Zaki per i diritti umani è indipendente dai governi, e la sua decisione di rifiutare il volo di Stato potrebbe essere una dimostrazione di questa indipendenza. Pertanto, sarà importante ascoltare il suo intervento pubblico a Bologna per comprendere appieno le sue motivazioni.
Nonostante il rifiuto del volo di Stato, la premier Giorgia Meloni ha ribadito la sua soddisfazione per l’obiettivo raggiunto. Tuttavia, le questioni politiche e umanitarie continuano a suscitare divisioni nel panorama italiano. Il Partito Democratico (PD), pur rosicando del risultato ottenuto dal governo Meloni, sembra concentrarsi su possibili candidati per le prossime elezioni europee.
Tra questi, emerge la figura della capitana tedesca Carola, nota per il confronto con il ministro Salvini in tribunale, un gesto che ha creato un precedente anche per le forze di sinistra. Carola sembra essere ambita dalla sinistra come possibile candidata per le elezioni europee.
Tuttavia, nel panorama politico italiano, è anche evidente l’interesse nei confronti di Soumahoro, attualmente nel gruppo misto, noto per le sue posizioni pro migranti. Nonostante le polemiche legate al coinvolgimento di moglie e suocera in episodi gravi, indicibili, il PD sembra orientato a cercare volti nuovi, piuttosto che politici con esperienza e dedizione al paese.