L’Italia si conferma un mercato chiave per UniCredit con un utile netto nel primo trimestre di 593 milioni di euro, in crescita dell’82% trimestre su trimestre. I ricavi netti sono aumentati dell’8,6% anno su anno a 2,3 miliardi di euro, trainati dal forte sviluppo delle commissioni, in crescita del 6,3% anno su anno. ll 52% dei ricavi deriva da commissioni. Il margine operativo netto e’ in crescita dell’84,5% trimestre su trimestre a 1,264 miliardi E’ poi aumentata l’efficienza, con un rapporto tra costi e ricavi sceso al 44,2%. Ulteriormente aumentato a 167 miliardi di euro il valore medio dei prestiti commerciali performing.
Eccellente la qualità della nuova produzione di prestiti, con un costo del rischio relativo al trimestre addirittura negativo, pari a -2 punti base. La banca ha infine generato in maniera organica 28 punti base di capitale, producendo un forte ritorno sul capitale allocato (RoAC) al 13,5%, tra i migliori all’interno delle geografie in cui opera il gruppo. Gli attivi ponderati per il rischio (Rwa) sono stati ridotti di 1,6 miliardi di euro grazie a un’attenta gestione del portafoglio (degli impieghi.
Nel corso della presentazione agli analisti e’ stato evidenziato come le quote di mercato di UniCredit nei prodotti a maggiore valore aggiunto in Italia siano considerevolmente piu’ alte rispetto alla quota di mercato della banca nei prestiti.
Sono infatti intorno al 12% sia nella protezione che nei presiti personali, sopra il 17% nelle assicurazioni vita e sopra il 40% nelle unit linked, contro una quota di mercato sopra il 10% nei prestiti.