La NATO si prepara a inviare i soldati sul fronte Sud-Est europeo per fronteggiare la crisi dell’Ucraina. Le forze armate italiane dovranno partecipare, in caso di mobilitazione, allo schieramento NATO che si è rafforzato negli ultimi giorni con il peggioramento della crisi fra Russia e Ucraina. La forza pronta all’impiego consisterebbe di mille fra alpini e bersaglieri a bordo di Lince e autoblindo Puma; l’aeronautica potrebbe schierare almeno 8 coppie di caccia fra Eurofighter ed F35 , che hanno già volato a lungo nel nord ed est dell’Europa; la portaerei Cavour è pronta ad avvicinarsi al teatro di operazioni proveniente da esercitazioni con portaerei americane e francesi nello Jonio; è già in allerta il Comando operazioni aerospaziali di Poggio Renatico unitamente ai nuovi specialisti della guerra cibernetica.
E’ probabile che in caso di mobilitazione saranno formate unità multinazionali “Euro Battle Group” composte da 1.500 soldati, proiettabili in dieci giorni, mentre sono già pronti 250 dei mille soldati italiani, che potranno paracadutarsi dai C-130 Hercules e C-27 Spartan della 46^ aerobrigata di Pisa. Probabile destinazione: Polonia e Romania. L’Italia aveva già partecipato alla Task Group “Baltic Guardian” della Nato sul “fianco est”.
In Lettonia sono presenti tutt’ora 238 militari italiani con mezzi terrestri usati per la esercitazione ‘Ajax Strike’, che fanno parte dal 2° reggimento Alpini, e vede anche la presenza di componenti militari del Reggimento Nizza Cavalleria, del 2° Reggimento Trasmissioni e del 17° Reggimento Contraerea Sforzesca, nell’ambito dell’iniziativa di presenza avanzata della NATO Enhanced Forward Presence a guida canadese. In Romania in concomitanza delle manovre denominate ‘Black storm’ ci sono 140 fucilieri dell’aria.
Fabio Gigante