L’incantevole e magico musical di Natale “A Christmas Carol Musical”, liberamente tratto dal romanzo di Charles Dickens, arriva a Palermo e va in scena al teatro Al Massimo il 29, alle 17.15 e alle 21 e il 30 novembre alle 21.
Il musical, scritto e diretto da Melina Pellicano, e prodotto dalla compagnia Bit e Dpm, con le musiche di Stefano Lori e Marco Caselle (liriche di Marco Caselle) e le coreografie di Melina Pellicano, dopo gli straordinari numeri che ha fatto registrare nelle scorse stagioni, ritorna, a grande richiesta, per il sesto tour. Oltre centomila gli spettatori finora coinvolti, 85 le repliche in tutta Italia, di cui 70 sold out e 3 standing ovation.
Le scene sono curate da Alessandro Marrazzo e Francesco Fassone, i costumi da Marco Biesta.
Il più famoso romanzo di Natale di Charles Dickens, adattato per il teatro musicale da Melina Pellicano (autrice e regista) con le musiche di Stefano Lori e Marco Caselle, è pronto a far sognare adulti e bambini. Sul palco nel ruolo di Ebenezer Scrooge, Fabrizio Rizzolo e un cast artistico di oltre 20 elementi.
Melina Pellicano, regista e autrice del libretto nell’adattamento al musical ha voluto essere il più fedele possibile al romanzo perché la scrittura di Dickens si mostra già di per sé molto teatrale.
Il vecchio Ebenezer Scrooge, dopo la morte del suo socio d’affari Jacob Marley, continua a condurre il suo banco d’affari con cinica avarizia rifuggendo da ogni rapporto umano e affamando il suo sfortunato impiegato Bob Cratchit. Scrooge odia il Natale e nemmeno l’invito a cena di suo nipote riesce a fargli cambiare idea. La notte della vigilia riceve la visita del fantasma del suo defunto socio Jacob Marley che gli annuncia la visita di tre spiriti. Lo spirito dei Natali passati gli mostra gli errori della sua vita passata, lo spirito del Natale presente gli fa vedere la felicità che il Natale genera, mentre lo spirito dei Natali futuri gli mostra il suo orrendo destino qualora non modificasse la vita che ora conduce. Dopo la visita degli spiriti Scrooge si risveglia la mattina di Natale profondamente cambiato nell’anima, aprirà finalmente i suoi occhi a sentimenti di generosità e amore.
D’ora in poi non mancherà mai di festeggiare il Natale e non perderà nessuna occasione per fare del bene.
Scrooge compie una trasformazione, un cambiamento importante la notte della vigilia di Natale.
Il Natale può essere un’occasione in cui potersi fermare a riflettere, un momento per porsi in maniera propositiva verso il cambiamento. Diventa un’occasione per un coraggioso atto di trasformazione, che ognuno di noi vorrebbe fare, ma che spesso dimentica.
“C’è qualche differenza nella vicenda e nei personaggi – spiega la regista – ma sempre nel rispetto del racconto originale e nello spirito di Dickens. Ho scelto di aprire lo spettacolo con il monologo e la canzone del piccolo Tim (il figlio piccolo di Bob Cratchit, impiegato di Scrooge), per affidare ad un bambino il compito di spiegare “come stanno veramente le cose”, per spiegare al pubblico il punto di vista di un bambino che guarda al mondo con occhi limpidi e senza giudizio. Tiny Tim racconta infatti che Scrooge “non è capace di sorridere ed è sempre in collera con chiunque gli rivolga la parola”, ma che in realtà “è soltanto solo” e nessuno dovrebbe rimanere solo a Natale.