SMART&START: L’INCENTIVO DEDICATO ALLE START UP INNOVATIVE

Smart&Start Italia è l incentivo che sostiene la nascita e la crescita delle le startup innovative, promosso da Invitalia.

Le domande possono essere inviate esclusivamente online attraverso la piattaforma web di Invitalia.

Finanzia progetti di importo compreso tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro.

Guardando i risultati ottenuti nel 2020, così come resi sul sito, sono 1145 start up innovative finanziate su tutto il territorio nazionale, per un totale di concessioni pari a 414 mln di euro di agevolazioni concesse e 7006 nuovi posti di lavoro, dati confortanti e non da poco, tenuto conto del periodo pandemico.

Ma vediamo cos’è una start up e come funziona.

La startup innovativa sorta nel 2011, con il Decreto- legge 13 maggio 2011, n. 70 (c.d. Decreto sviluppo), è una società di capitali, anche in forma cooperativa, il cui oggetto sociale deve consistere  nello sviluppo, nella produzione e nella commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.

Al fine di ottenere l’iscrizione alla sezione speciale delle società innovative del Registro delle Imprese, sono stati stabiliti alcuni criteri che identificano i soggetti che possono rientrare nello status di startup innovativa.

Nello specifico, la qualifica di “startup innovativa” può essere attribuita soltanto alle società di capitali, rimanendo escluse pertanto le società di persone.

Inoltre, la società, deve possedere i seguenti requisiti:

 

In altri termini, la start up si presenta come un’ impresa con caratteristiche ben specifiche che nasce da un’idea originale, innovativa, valida ed utile.

Al fine di portare a buon fine misure e agevolazioni rivolte alle start up mi soffermerò, così come in premessa su Smart&Start Italia.

L’incentivo di cui sopra finanzia piani di impresa con spese comprese tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro, per acquistare beni di investimento, servizi, spese del personale e costi di funzionamento aziendale.

In particolare, il progetto imprenditoriale deve possedere almeno una delle seguenti caratteristiche:

Le spese del piano d’impresa devono essere sostenute nei 24 mesi successivi alla firma del contratto.

E’ previsto un finanziamento a tasso zero, senza alcuna garanzia, a copertura dell’80% delle spese ammissibili.

Questa percentuale può salire al 90% se la startup è costituita interamente da donne e/o da giovani sotto i 36 anni, oppure se tra i soci è presente un esperto col titolo di dottore di ricerca italiano (o equivalente) che lavora all’estero e vuole rientrare in Italia.

Inoltre, le startup con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia possono godere di un contributo a fondo perduto pari al 30% del mutuo e restituire così solo il 70% del finanziamento ricevuto.

Il finanziamento va restituito in 10 anni a partire dal 12° mese successivo all’ultima quota di finanziamento ricevuto.

In termini di premialità,  è  previsto un punteggio aggiuntivo in fase di valutazione per le iniziative che:

 

Per ulteriori approfondimenti consultare il sito di Invitalia

 

 

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