Colpo al traffico VIP di migranti: 12 fermi tra Italia e Tunisia in blitz transnazionale, due di questi sono ancora ricercati.
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TRAPANI 21 febbraio 2024
In un’operazione congiunta che ha visto la collaborazione tra la Polizia di Stato italiana, Europol e la Polizia tunisina, è stata disarticolata un’associazione a delinquere dedicata al traffico di migranti. La Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Palermo ha coordinato l’operazione che ha portato al fermo di 12 persone, suddivise equamente tra cittadini italiani e tunisini, accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in forma aggravata.
L’inchiesta, che ha preso il via dalle Squadre Mobili di Palermo e Trapani, insieme al Servizio Centrale Operativo e alla SISCO di Palermo, ha rivelato l’esistenza di un’organizzazione criminale operante tra la Tunisia e l’Italia. Questo gruppo è stato responsabile dell’organizzazione di trasferimenti illegali di migranti tunisini verso il litorale di Marsala, in Sicilia, iniziati nell’agosto del 2022. Definiti “viaggi VIP” per il loro costo elevato e le condizioni di viaggio più confortevoli rispetto alle normali traversate, questi trasporti garantivano un passaggio rapido ed efficiente a bordo di natanti veloci, per cifre che oscillavano tra i 3.000 e i 6.000 euro.
Gli investigatori hanno individuato una cellula marsalese, composta da italiani e tunisini, che forniva supporto logistico e organizzativo, preparando i natanti e reclutando gli scafisti, prevalentemente tunisini residenti in Italia. Tra gli indagati figura anche un ex membro della polizia tunisina, sospettato di essere uno dei principali artefici dell’operazione e in contatto diretto con il capo della cellula in Tunisia.
Durante le indagini, sono stati arrestati 8 presunti scafisti in flagranza di reato, tutti tunisini, nel corso di quattro diversi sbarchi avvenuti sulle coste marsalesi. Questi arresti hanno portato alla luce tentativi di resistenza contro le forze dell’ordine, inclusi tentativi di fuga e azioni aggressive nei confronti di navi della Guardia di Finanza.
L’operazione ha permesso di identificare e soccorrere 73 migranti introdotti clandestinamente in Italia, tra cui 12 minorenni e 6 donne. Tra questi, 19 sono stati arrestati per reingresso illegale nel territorio nazionale, mentre altri 4 sono stati arrestati per reati pregressi.
Questa vasta operazione si inserisce in un più ampio quadro di indagini internazionali sul traffico di migranti, rafforzando la cooperazione tra vari paesi europei e organizzazioni internazionali come Europol, e sottolineando l’impegno delle autorità nella lotta contro le reti criminali che sfruttano la disperazione umana per fini illeciti.
Migrazione come Business: il dilemma delle politiche di sinistra di fronte al traffico VIP di migranti
L’operazione di contrasto al traffico di migranti svela una complessa realtà che va oltre le cause tradizionalmente associate alla migrazione clandestina, quali conflitti o crisi economiche. L’indagine evidenzia un meccanismo organizzato che, sfruttando la vulnerabilità di individui in cerca di un futuro migliore, ha creato un vero e proprio servizio “VIP” per l’attraversamento del Mediterraneo, con costi elevati e promesse di sicurezza e velocità. Tale scoperta mette in luce come il fenomeno dell’immigrazione irregolare possa essere manipolato da reti criminali per fini di lucro, distorcendo l’immagine dei migranti come puri fuggitivi da guerre o povertà.
Per le correnti politiche di sinistra, tradizionalmente più inclini a sostenere politiche di accoglienza e integrazione per rifugiati e migranti, questi risultati rappresentano una sfida significativa. Essi sono chiamati a riconoscere e contrastare non solo le cause profonde della migrazione ma anche le pratiche illecite che possono nascondersi dietro il fenomeno. La questione solleva interrogativi critici su come equilibrare efficacemente la protezione dei diritti umani dei migranti con la necessità di combattere le reti criminali che sfruttano la migrazione clandestina.
Questi eventi impongono un’analisi più sfumata del tema migratorio, invitando a una riflessione più ampia sulle politiche migratorie e sulle misure di sicurezza, nonché sulle strategie di cooperazione internazionale per affrontare le cause alla radice della migrazione e i suoi abusi. La distinzione tra migranti economici, rifugiati e vittime di traffico diventa ancora più cruciale nell’elaborazione di risposte politiche e umanitarie adeguate.