Il SIAM (Sindacato Aeronautica Militare) organizzazione sindacale dei lavoratori militari dell’Aeronautica Militare ha indetto per venerdì prossimo alle ore 7 il primo storico “sit-in” della storia aeronautica davanti ai cancelli d’ingresso della base militare di Sigonella contro l’obbligo del green pass “a pagamento”. La normativa introdotta dal Governo, in vigore dal prossimo 15 ottobre, impone a tutti i lavoratori non vaccinati di dover provvedere privatamente al pagamento del tampone necessario per l’accesso alla sede lavorativa.
“Dalle ore 7:00 alle ore 7:25 per la prima volta nella storia il SIAM, – dichiara il Segretario della Sezione di Sigonella e dirigente Nazionale Alfio Messina, – scende in strada con i suoi iscritti con un presidio pacifico per invocare la libertà di entrare liberamente nel luogo di lavoro senza dover mettere mano al portafoglio e di poter usufruire di tamponi gratuiti che dovrebbero essere garantiti, semmai, dallo Stato, così come garantisce il vaccino a chi lo desidera”. “Infatti, è bene ricordare che non vi è nessun obbligo di legge al momento che imponga il vaccino ai militari e, pertanto, i tamponi devono essere gratuiti nell’interesse stesso dell’amministrazione che deve garantire servizi essenziali per lo Stato e livelli di operatività imprescindibili”, – aggiunge in una nota il Segretario Generale del SIAM Paolo Melis.
La base aerea di Sigonella ospita e fornisce supporto al 41° Stormo Antisom, al 11° Reparto Manutenzione Velivoli, al 304° Servizio Tecnico Distaccato Infrastrutture, al Nucleo Iniziale di Formazione del Reparto Supporto Nazionale dell’Alliance Ground Surveillance NATO, alla Nato AGS Force (NAGSF), al Distaccamento Predator dell’Aeronautica Militare, ai vari rischieramenti ed assetti che di volta in volta si sono alternati (Unified Protector) e alternano per le più disparate operazioni (nazionali ed internazionali, NATO, Frontex, Triton e non ultima Eunavformed).
La Base ospita anche altri Reparti tra i quali la Compagnia Carabinieri per l’Aeronautica Militare, il 215° Nucleo Sicurezza, la Squadriglia Telecomunicazioni/Nucleo Distaccato Ponti Radio e la Sezione Valutazione Analisi Antisom (SVAAS) della Marina Militare. Nella parte ovest del suo sedime insiste da oltre 50 anni la Naval Air Station della Marina degli Stati Uniti d’America.
Già dallo scorso agosto, a tutela dei colleghi costretti a non poter accedere alle mense di servizio, il SIAM era intervenuto con i vertici ottenendo la predisposizione di un’area dedicata dove permettere ai militari senza green pass di consumare il pasto caldo alla stessa stregua degli altri. Un tentativo di discriminazione sventato grazie all’intervento del Sindacato e che oggi rischia di ripetersi. “Siamo convinti – conclude Paolo Melis – che finché il Governo o il Parlamento non interverranno con un’apposita norma che preveda l’obbligo al vaccino, non possano esserci provvedimenti restrittivi al diritto al lavoro, come risulta essere il green pass”.
Fabio Gigante