«…come governo abbiamo fatto un grandissimo investimento …apriremo tanti cantieri in Sicilia…sul ponte ci stiamo lavorando…». Sono le parole di Paola De Micheli, poco prima della riapertura del viadotto Imera, sulla Palermo-Catania con la presenza anche del Sindaco Orlando e del Provveditore Interregionale OO.PP. Sicilia e Calabria Gianluca Ievolella, quasi commissario e papabile salvatore delle strade provinciali siciliane.
Con l’estate e il quasi fine “lockdown” arrivano gli spettacoli e gli intrattenimenti? Si!
E’ proprio così e oggi eccone uno in piena autostrada: lo bigstreetshow organizzato dal PD con a capo il suo Ministro alle infrastrutture in tenuta estiva (prendisole) e dai toni del beatificatore di Sicilia.
Questo è il titolo utilizzato nell’opuscolo/programma quale invito per la stampa e le istituzioni: “L’impegno del PD per lo sviluppo della Sicilia”, cose da far venire la pelle d’oca anche ai coccodrilli.
Un esortazione politica per le grandi manovre fatte in Sicilia, di cui però non si è accorto nessuno.
Potremmo dire sulle infrastrutture in Sicilia che è un settore che farebbe diventare demone il più devoto angelo del Signore.
Insomma, il completamento dei lavori del Viadotto Imera A19 «Palermo-Catania» è come un Festino senza Santa Rosalia, ma con i babbaluci. Ovvero un festa senza meta però a metà.
La festa del PD, per un infrastruttura presentata a metà, è stata più che altro l’occasione per interagire tra il PD siciliano e quello romano di cui si erano perse le tracce e potere dire dopo anni di silenzio che qualcosa si potrà fare. Appunto nel futuro.
Il palco, sotto il pico del sole quasi sufficientemente attrezzato, ha dato modo ai tanti intervenuti di potere dare volume ad una notizia che di notizia ha veramente poco. Ciò è dimostrato anche dalle molteplici assenze istituzionali. Tra questi il Governo regionale con l’Assessore alle infrastrutture dimissionario.
D’altro canto anche la politica Siciliana si è mostrata estranea a questa kermesse dell’illusione confermando un disallineamento con Roma su ogni fronte in termini di infrastrutture in Sicilia: Ecco il post su Instagram a firma dell’On. Alessandro Aricò pubblicato poco dopo l’inaugurazione:
“Altro che festeggiamenti, oggi il governo nazionale e l’Anas avrebbero dovuto chiedere scusa ai siciliani. Cinque anni di attesa per riaprire il viadotto Himera e le pessime condizioni della Catania-Palermo e di numerose altre infrastrutture viarie sono qualcosa di cui vergognarsi». Lo afferma Alessandro Aricò, capogruppo all’Ars di DiventeràBellissima, aggiungendo: «Bene ha fatto il governatore Nello Musumeci a respingere le dimissioni dell’assessore Marco Falcone, il quale in questi primi 30 mesi di legislatura ha fatto molto bene, affrontando con severità e decisione il nodo delle infrastrutture siciliane, fondamentali per milioni di pendolari e per la creazione di nuove opportunità di lavoro e di competitività per le aziende. Evidentemente per il governo nazionale, per oltre cinque anni sordo alle legittime istanze dei siciliani sul viadotto Himera, ci voleva lo stimolo dell’annuncio provocatorio di dimissioni di un membro del governo Musumeci affinché fosse riaperto una asse viario fondamentale per la Sicilia”.