L’entrata in campo dei Sindacati nell’Arma dei Carabinieri contraddistingue il passo ai cambiamenti epocali che hanno caratterizzato la quarta Forza Armata il cui compito mira a migliorare il sistema Arma, a renderlo più efficace, non risparmiando di prestare la dovuta attenzione alle condizioni del personale dipendente, di ogni ordine e grado. Dopo quattro anni dalla pronuncia della Corte Costituzionale con la sentenza n.120 del 2018, il S.I.M. Carabinieri, è stato il primo sindacato nella storia delle Forze Armate a ricevere l’assenso dalla Difesa, con “la dovuta” soddisfazione che la Camera dei Deputati, con 282 voti a favore, nessun contrario e 130 astenuti, ha approvato la Legge Corda per il riconoscimento della libertà di associazione sindacale per i militari, iniziata grazie all’allora ministro Elisabetta Trenta. Il S.I.M. dei Carabinieri è il primo sindacato all’interno delle Forze Armate, è il più grosso ed i numeri parlano chiaro. In Sicilia conta circa 1.800 iscritti dei quali più di 500 su Palermo e Provincia. “A Palermo siamo i pionieri come Segreteria nel sindacato – dichiara Franco Sortino, Segretario Generale Provinciale SIM CC Palermo – per via di alcune esperienze che hanno avuto origine da Palermo e contiamo di crescere anche come referenti perché li vorremmo rinforzare per essere più presenti nel territorio. E’ la prima sigla ad avere organizzato nei prossimi giorni in Sicilia tre corsi per tre moduli per Responsabile Servizi Prevenzione e Protezione. Si tratta di un altro paletto importante per il sindacato e per i nostri iscritti”.
“Sono tanti gli obiettivi che ci stiamo prefiggendo – dice Antonello Serpi, Segretario Generale S.I.M. Carabinieri -. Stiamo investendo sulla formazione e sulla tutela legale degli iscritti. Stiamo realizzando delle convenzioni, del protocolli di legalità di sicurezza, parliamo con gli anziani. Un sostegno per i cittadini”. Il S.I.M. garantirà una costante interlocuzione con i vertici dell’Arma e con le compagini politiche e di governo impegnate nei settori economia, finanza, welfare. Nello specifico sono stati creati sei Dipartimenti: trattamento stipendiale e pensionistico; disciplina; sicurezza lavoro; salute e benessere; cause di servizio e vittime del dovere; direzione amministrativa e finanziaria. Numerose convenzioni sono stipulate localmente ed in ambito nazionale al fine di fornire un ulteriore supporto in favore degli iscritti e dei familiari”.
Fabio Gigante