SICILIA; FOSS: “NOTE DI SANGUE A TAORMINA” LO CURTO VUOLE LA TESTA DEL SOVRINTENDENTE. IL PALLINO E’ LA BONAFEDE?

L’On. Eleonora Lo Curto torna all’attacco sulla FOSS e chiede la testa di tutti per mala gestio.

Stavolta lo scandalo delle spese pazze coinvolge la trasferta a Taormina dove si sono spese 400mila euro a fronte di un incasso di 10mila. Una perdita netta di 390mila euro. Follia capricciosa da emirato arabo.

L’operazione su Taormina voluta dai vertici della FOSS potrebbe essere  “orchestrata” al fine di promuovere l’orchestra anche se contestabile poiché in tempo di crisi sperperare 390 mila euro è da folli e incoscienti o da nababbi del petrolio.

Questa, ad ogni modo per la Lo Curto, è una buona occasione  per rilanciare la sua super sponsorizzata, ovvero Esterina Bonafede quale sovrintendente del Teatro della Sinfonica, pur sapendo che l’attuale Amministratore della Foss è espressione diretta di Musumeci. Uno schiaffo con l’abbraccio all’alleato Presidente.

C’è da dire, tra le altre cose,  che l’Esterina della Sinfonica, così come più volte pubblicato e riportato dai tanti giornali, nella sua precedente esperienza alla FOSS,  non è stata ligia e parsimoniosa nel suo amministrare, tant’è che ad oggi vi sono situazioni giudiziarie aperte o in via di definizione.

Probabilmente quest’ultima vicenda “Note di sangue a Taormina” avrà un brutto epilogo con conseguenze ancora non definibili. Ad ogni modo  per la Bonafede non è detta l’ultima parola poiché c’è la parola d’onore data dalla Lo Curto. L’Attacco finale è dunque prevedibile.

SICILIA; FOSS: LO CURTO (UDC), VERTICI ORCHESTRA SINFONICA SICILIANA VANNO RIMOSSI, SCANDALOSO SPENDERE 400 MILA EURO PER UNA TRASFERTA ED INCASSARE SOLO 10 MILA EURO

Palermo – “Le ultime vicende sui costi sostenuti dalla Fondazione orchestra sinfonica siciliana per la trasferta a Taormina, con oltre 400 mila euro di spese a fronte di un incasso al botteghino di soli 10 mila euro, confermano l’assoluta inadeguatezza e incapacità di gestione dell’attuale governance del Teatro Politeama di Palermo, ed è solo l’ultimo episodio di una lunga e non più sopportabile sequenza di atti che compromettono seriamente l’immagine, il prestigio e il futuro della Foss. È drammatico che si continui a sperperare denaro pubblico senza un progetto artistico utile a rilanciare la Foss ed a far ripartire le attività concertistiche dopo lo stop causato dal covid-19. Condivido le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali che in questi giorni hanno paventato anche uno sciopero per denunciare la mala gestio alla Foss, che ad oggi non ha ancora né il bilancio di previsione, né il conto consuntivo. Nonostante gli sforzi profusi dal Governo Musumeci e dall’Assemblea regionale siciliana con gli interventi finanziari fatti anche con la legge di stabilità, la Foss non riesce a superare le criticità che ho denunciato da tempo e che sono state rimarcate anche dagli ispettori inviati dall’Assessore Messina, che sono e saranno oggetto anche delle indagini della Corte dei Conti e della magistratura ordinaria. Ritengo sia arrivato il momento di una scelta adeguata da parte della politica, azzerando i vertici e rimuovendo il sovrintendente. Da mesi ormai la Foss riempie i giornali per l’incapacità e gli scandali di chi la amministra e la ha amministrata recentemente, non a caso in questi giorni ho richiesto un’ulteriore audizione dei vertici della Foss, dei sindacati e della parte politica in Commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana. Ci vuole più coraggio a mio giudizio e temerarietà nel mandare avanti così la Foss che non a rimettere tutto in discussione con atti amministrativi trasparenti e procedure per la nomina del sovrintendente e dei vertici che, fuori da logiche di qualsiasi natura, siano ispirate alla necessità e al dovere morale di dare un futuro alla Fondazione ed anche ai suoi artisti e dipendenti”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.

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