Scuola. Palermo, la comunità in protesta:”L’I.C. Franchetti deve restare a Romagnolo.”

L'assessore regionale all'Istruzione Lagalla incontra la Dirigente scolastica.

L’inizio dell’anno scolastico 2021-2022 è alle porte. Alle criticità derivate dalla pandemia si aggiungono urgenze derivanti da  mancanze organizzative, programmazione e dialogo da parte degli organi competenti scolastici ed istituzionali. Chi ne fa le spese? Alunni, insegnanti, famiglie.

In questi giorni, in particolare, la Scuola secondaria di primo grado “R. Franchetti di Romagnolo, si trova ad affrontare un problema logistico ed organizzativo urgente e rilevante. Infatti, a causa di lavori strutturali (già preventivati) di messa in sicurezza dell’edificio, l’utenza scolastica si troverà costretta a recarsi ogni mattina all’I.C. “Pirandello” ubicato da tutt’altra parte della città, recando un gravosissimo danno alle famiglie, ai ragazzi e all’amministrazione scolastica.

In questi ultimi anni la Dirigente ha cercato invano varie soluzioni. Lasciati soli dal competente Assessorato comunale, oggi, operatori scolastici e famiglie hanno tutta l’intenzione di fare sentire il loro disappunto, affinché le Istituzioni possano trovare rimedi idonei e tempestivi.

Ecco l’appello al Sindaco del Comune di Palermo, da parte di una delle docenti della scuola media di viale Amedeo d’Aosta: <<Sono un’insegnante e da 28 anni circa ho sempre cercato, oltre a fare matematica, di insegnare come crescere forti per affrontare la vita!! Io insegno scienze matematiche ma il diritto all’istruzione, alla educazione, o allo studio, rimane un principio alla base della democrazia. Mi chiedo perché NEGARE questo diritto ai miei circa 450 alunni, visto che oggi non vengono, visto che ad oggi non vengono prospettate altre alternative valide?>>

Circola tra i social una petizione on line avviata dalle  famiglie degli alunni coinvolti: “La Franchetti deve restare a Romagnolo”. È esigenza dei familiari che una scuola attiva e performante come la “R. Franchetti” sia presente una circoscrizione periferica disagiata, affinché ci sia un reale contrasto alla dispersione scolastica e un’offerta formativa che faccia proseguire gli studi.

Una madre di una bambina di 11 anni, in procinto di’iniziare la seconda media nella suddetta scuola, lascia il suo sfogo in una lettera indirizzata alle Istituzioni e alla politica, sperando in una maggiore presa di responsabilità.  Ecco di seguito riportati alcuni elementi della lettera, intitolata “SE NON ORA QUANDO“:

<<[..]I bambini saranno trasferiti di forza nel quartiere Falsomiele/Bonagia presso la S.M.S. Pirandello. Ma quali bambini? Quei pochi che resteranno, se resteranno…la Franchetti sta progressivamente scomparendo. Stanno vivendo momenti di enorme pressione psicologica e sconforto.

Come è possibile che le Istituzioni non riescano a trovare una soluzione decente e praticabile per non distruggere uno dei pochi baluardi che nel quartiere rappresenta proprio le Istituzioni? Presidi di legalità, difesa dei diritti, cuore della formazione delle coscienze civili, tutela dei minori, apertura all’innovazione ed al futuro, amore per la cittadinanza e per la nostra Costituzione: QUESTO E’ LA SCUOLA! Non materiale da impacchettare e trasferire, sballottandola ovunque sia facile e comodo! Come si fa ad essere credibili nell’insegnare ai nostri figli l’amore e la fiducia nello Stato e nelle sue Istituzioni, se poi essi in prima persona vengono traditi, sradicati, non tutelati nei loro più semplici diritti dalle stesse istituzioni?

Chi sceglie una scuola lo fa anche e soprattutto per le relazioni che per ogni famiglia esistono nel territorio in cui insiste quella scuola: parenti, amici che ti possono aiutare nella gestione degli orari, degli impegni, delle necessità, dei bisogni, degli imprevisti proprio legati ai minori in età scolare.

[..]Di fronte alla pandemia noi adulti ci siamo detti fino alla nausea che era ed è compito nostro aiutarli e sostenerli nella prova: questo è dunque il sostegno degli adulti e delle istituzioni che vogliamo dare loro? Dopo quello che già hanno dovuto affrontare? E infine…una considerazione: per un amministratore, un politico a cui spettano decisioni che hanno una concreta ricaduta sulla vita delle persone, non dovrebbe essere un onore che il proprio nome venga associato a benevolenza, gratitudine, riconoscenza piuttosto che a disimpegno e faciloneria?

Se non ora quando, a tutela di bambini, potremo vedere realizzarsi finalmente la continuità tra quanto si proclama e quanto si fa?>>

La problematica della scuola “R. Franchetti”  non è passata inosservata all’assessore regionale Roberto Lagalla che, pur non essendone coinvolto da competenza diretta, ha ritenuto opportuno inviare una nota al Sindaco e alle autorità amministrative di riferimento, affinché – “tengano in considerazione la provvista finanziaria aggiuntiva prevista dall’art. 58 comma 3 del D.L. 25 maggio 2021 n. 73 (convertito in Legge il 23 luglio n.106) relative all’edilizia scolastica per il reperimento in affitto o con altre modalità di ulteriori spazi da destinare all’attività didattica.” L’assessore Lagalla ha inoltre voluto incontrare la Dirigente Scolastica per un confronto aperto sulle future sorti dell’Istituto.

<< Nella nota assessoriale, si prende atto del disagio cui saranno esposti  gli alunni e le famiglie nel caso in cui le attività didattiche dovessero essere dirottate a Bonagia e pertanto si avanza l’ulteriore ipotesi di utilizzazione di gruppi di aule eventualmente disponibili in scuole ricadenti in luoghi prossimi all’attuale sede dell’Istituto Franchetti. Ci si augura – conclude l’Assessore regionale all’Istruzione -che il Comune di Palermo voglia tenere in considerazione l’importante segnalazione che proviene dalla regione siciliana attraverso il suo assessore all’Istruzione>>.

Intanto, in molti stanno supportando l’oggettiva problematica territoriale, come Maria Grazia La Valle, ex consigliere della circoscrizione e insegnante, la quale afferma di aver già intrapreso varie azioni di supporto e d’interlocuzioni istituzionali tra Assessorato regionale all’Istruzione e le autorità scolastiche di riferimento.

<<Ancora una volta siamo di fronte all’ennesimo atteggiamento di superficialità e di abbandono da parte di questa Amministrazione Comunale. Ci chiediamo, con molto rammarico, ira e dispiacere,  dove sia andata a finire tutta quella decantata attenzione verso le periferie e quella collaborazione tra istituzioni e scuole, baluardi di legalità e di civiltà in quelle periferie di Palermo sempre più povere e disagiate, sempre più “ghetti educativi” dove l’abbandono e la dispersione scolastica ha i numeri più alti d’Europa.
Più di 400 famiglie con annessi dirigente, professori e personale scolastico della scuola Franchetti di Romagnolo sono esasperati. Le chat dei genitori si infiammano. Nonostante gli impegni presi già l’anno scorso da questa Amministrazione, nulla è stato fatto in questi 12 mesi per trovare una soluzione seria e praticabile per evitare che la scuola sia trasferita addirittura in un altro quartiere( Falsomiele/Bonagia).>> – continua – << L’istituto Franchetti, vanto dell’offerta formativa di questa Circoscrizione, dove si è sempre fatto a gara per entrarvi sta per essere distrutto: calo di iscrizioni, pioggia di nullaosta di trasferimenti in scuole limitrofe, classi che scompaiono, la dirigenza, i docenti e il personale ATA rischiano di diventare perdenti posto… E le famiglie vivono grande apprensione per l’impossibilità di organizzare la vita scolastica dei propri figli minori per svariati problemi di mobilità legati anche a difficoltà familiari e lavorative.
In un duro anno già segnato dalla pandemia non possiamo permetterci di lasciare queste 400 famiglie In uno stato di incertezza e confusione e ancor meno abbandonarli a una situazione che possa portarli ad allontanarli dalla scuola! Serve necessariamente una scuola che risponda alle necessità degli alunni qui in zona o la garanzia di trasporti adeguati.>>

 

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