Dal 21 febbraio, l’Associazione nazionale attrici e attori doppiatori, gli assistenti e tutte le figure professionali che concorrono alla realizzazione del prodotto doppiato, sono in sciopero.
Il malcontento si deve in primis al mancato rinnovo del contratto di lavoro di categoria (fermo al 2008) e all’inesistente regolamentazione relativa a ritmi di lavoro sempre più serrati.
“Appare paradossale che una categoria di lavoratori abbia in Italia un contratto di lavoro scaduto da ben 15 anni, a maggior ragione quando poi parliamo di doppiatori italiani fra i più bravi del mondo e scuola d’eccellenza riconosciuta in oggi ambito”.
A sostenerlo è il Segretario Regionale dell’UGL Creativi Sicilia, Filippo Virzì.
“Da veterano radiofonico – spiega Virzì – so per certo quanto impegno e sacrificio ci sia dietro alla formazione di un doppiatore, la voce è magia, ricordo che i più importanti attori del mondo devono la loro fortuna proprio a queste donne e uomini che hanno fatto della loro voce uno strumento unico di diffusione del cinema che mai e poi mai potrà essere soppiantato dalla minaccia seppur reale dell’intelligenza artificiale”.
“Pertanto – conclude il Segretario – si attivi subito un tavolo di concertazione con il governo per il rinnovo contrattatule con un adeguato impianto normativo ed economico per il rilancio della categoria, il governo si assuma la responsabilità di tale momento critico per i doppiatori italiani, che il ministro della Cultura Sangiuliano si smarchi in quanto trattativa non di sua competenza è inaccettabile”.