Salvo Nugnes vittima di persecuzioni: minacce e stalking da una ex dipendente

Salvo Nugnes denuncia stalking e minacce da una ex dipendente

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Il curatore Salvo Nugnes stalkerizzato da anni da una ex dipendente

Minacce da una ex dipendente per il manager Salvo Nugnes

Sono ormai diversi anni che il noto curatore d’arte e reporter Salvo Nugnes è vittima di persecuzioni da parte di una sua ex dipendente, identificata come L.P. di Romano d’Ezelino, da quando ha lasciato il lavoro per un posto presso la Provincia di Trento. Da allora, la donna ha iniziato a tormentarlo con una serie di comportamenti ossessivi, inviandogli nel corso degli anni più di mille messaggi ed 800 email, con contenuti che variano da accuse ingiustificate a veri e propri atti di minaccia.
Le minacce sono state spesso esplicite e inquietanti: tra i messaggi ricevuti, alcuni contenevano frasi come “ti uccido” e “sei un bastardo”, termini aggressivi che hanno contribuito a creare un clima di forte ansia nella vita di Nugnes. Nonostante la gravità delle intimidazioni, Nugnes ha scelto di non rispondere, mantenendo un atteggiamento di assoluto silenzio e discrezione, probabilmente nel tentativo di non alimentare ulteriormente il conflitto.
In una recente intervista, il manager ha espresso tutta la sua preoccupazione per la situazione che sta vivendo: “Sono profondamente turbato da quello che sta accadendo. È una condizione che mi porta a temere non solo per la mia incolumità, ma anche per quella delle persone a me vicine. Vivere costantemente con questa paura è logorante”.
A fronte di questa situazione ormai insostenibile, Nugnes ha deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine, sporgendo denuncia ai Carabinieri, difeso dal noto avvocato Pierantonio Cavedon. L’intervento delle autorità ha portato all’apertura di un procedimento giudiziario contro L.P.
Le conseguenze di questo lungo e stressante periodo di persecuzione non si sono fatte attendere: oltre al peso emotivo e psicologico che Nugnes ha dovuto sopportare, questa situazione ha avuto ripercussioni anche sul suo lavoro. Le pressioni continue, il timore per la propria sicurezza e l’angoscia di dover affrontare quotidianamente questa minaccia hanno infatti influito negativamente sulla sua sfera professionale, causando rallentamenti e ostacolando lo svolgimento delle sue attività.
Nugnes, da parte sua, continua a mantenere la speranza che la giustizia possa fare il suo corso, mettendo fine a questo capitolo buio della sua vita.

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