Sabrina Figuccia della Lega contrattacca: “Priorità alle vere emergenze, non ai diritti delle famiglie omogenitoriali”

La Consigliera critica la scelta del Consiglio di dibattere su temi senza potere decisionale

Situazione diritti e famiglie omogenitoriali: arriva l’affondo di Sabrina Figuccia

“La città è sommersa dai rifiuti, ma il Consiglio comunale preferisce occuparsi della mozione sulle famiglie omogenitoriali.”

 

Palermo, 5 agosto 2024 – La questione dei diritti delle famiglie omogenitoriali continua a scaldare gli animi dei Consiglieri di Palermo. Dopo le accese dichiarazioni di Mariangela Di Gangi del Partito Democratico, interviene anche la consigliera della Lega Sabrina Figuccia con un duro affondo.

“La città è sommersa dai rifiuti, tra qualche giorno nei rubinetti i palermitani non avranno più acqua, ma il Consiglio comunale, invece di dedicare tutto il proprio tempo e la propria attenzione a queste gravissime emergenze, preferisce occuparsi della mozione sulle famiglie omogenitoriali, un argomento su cui, come si sa, il Consiglio non ha alcun potere decisionale né tantomeno legislativo,” afferma Figuccia, segretario provinciale della Lega e capogruppo al Consiglio comunale di Palermo.

“Stamattina, a Sala Martorana, è andato in scena un patetico teatrino che non fa certo onore alla quinta città d’Italia. Il Consiglio ha deciso di discutere la mozione sulle famiglie “arcobaleno”, un atto assolutamente inutile perché ha un valore squisitamente politico, che tra l’altro, come se non bastasse, vede contrapposte due posizioni: da un lato, il comitato che chiede il sostegno del sindaco per avviare una campagna di sensibilizzazione, dall’altro, le famiglie “arcobaleno” che invece hanno stigmatizzato questa posizione.

Inoltre, è stato presentato un emendamento secondo il quale, chi lo vorrà, insieme con il nome e cognome anagrafico, potrà chiedere di far inserire nei propri documenti d’identità un “alias”, cioè un nome fittizio, che, per assurdo, potrebbe essere adottato anche da un criminale per sfuggire alla legge.

A questo si aggiunge la posizione del sindaco Lagalla che non solo non si presenta in Aula per parlare dell’emergenza rifiuti, ma in più alimenta questo clima confuso, in cui ad essere strumentalizzati sono i bambini, che nulla hanno a che vedere con sterili battaglie pseudo politiche. Se il Professore avesse con più chiarezza espresso le sue posizioni su questi temi, certamente la Lega non lo avrebbe mai sostenuto.

Sembra proprio che nella corsa al riconoscimento di fantomatici diritti, si stia perdendo il senso della realtà, con le richieste delle famiglie “arcobaleno” che rasentano il delirio. Quando prevarrà la ragione?”

Lo dichiara la consigliera comunale della Lega Sabrina Figuccia.

 

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