a cura dell’Avvocato Francesca Paola Quartararo
Le condizioni contenute nella sentenza di separazione (giudiziale e consensuale) possono essere modificate, in ogni momento, per giustificati motivi, modificate e/o revocate dal Tribunale territoriale competente su istanza di entrambi e/o solamente di uno solo degli ex-coniugi.
Quali sono i motivi di revisione delle condizioni di separazione?
Le modifiche di condizioni di separazione possono avvenire in ogni tempo e, precisamente quando riguardano:
- L’assegno di mantenimento: quando si dimostri un apprezzabile miglioramento e/o peggioramento delle condizioni economiche dell’uno o dell’altro ex-coniuge;
- Revoca dell’assegno di mantenimento a favore del figlio e/o dei figli in caso di raggiungimento della maggiore età e al conseguimento da parte della prole dell’indipendenza economica;
- Sopravvenienza di nuovi oneri familiari e nuove esigenze dei figli;
- Convivenza more uxorio del coniuge beneficiario dell’assegno;
- Licenziamento e/o cessazione di attività commerciale;
- Insorgenza o aggravamento di una patologia.
Difatti, in sede di revisione, il Giudice non procede ad una nuova ed autonoma valutazione dei presupposti o dell’entità dell’assegno attribuiti in sede di separazione ma, deve limitarsi a verificare se, ed in che misura, le circostanza, sopravvenute e provate dalle parti, abbiano alterato l’equilibrio così raggiunto e adeguare l’importo o lo stesso obbligo della contribuzione alla nuova situazione patrimoniale – reddituale accertata (Cass. civile sez. I n. 787/2017).
Il presupposto fondamentale per ottenere le modifiche della sentenza di separazione dei coniugi e, che nel corso del tempo vi sia stato un mutamento “oggettivo” che possa giustificare una revisione.
Facciamo un esempio di revisione della sentenza di separazione dei coniugi:
Mevio e Sempronia decidono di allontanarsi l’uno dall’altro con una separazione giudiziale. In questa sede il Giudice stabiliva che il marito (parte lavoratrice del rapporto) debba versare alla moglie casalinga e inoccupata un assegno di mantenimento mensile. Dopo qualche annetto dalla separazione Sempronia trova un lavoro e comincia ad incrementare il proprio patrimonio. Mevio, venuto a conoscenza della posizione lavorativa e stabile dell’ex moglie decide di agire in giudizio al fine di modificare le condizioni dispone nella sentenza di separazione, manifestando la volontà di voler revocare l’assegno di mantenimento nei confronti di Mevia.
L’esempio appena prospettato è quello tipico che possa giustificare la revisione della sentenza di separazione dei coniugi.
Altro tipico esempio: nel caso in cui con sentenza di separazione giudiziale, il giudice stabilisce che la casa coniugale rimanga alla moglie con il figlio minorenne. Nel momento in cui il figlio raggiunge la maggiore età e decide di andare ad abitare per conto proprio, in tal caso si può chiedere la revisione della sentenza di separazione al fine di ottenere il possesso dell’immobile di esclusiva proprietà di uno degli ex coniugi.
Qual è il procedimento per ottenere la revisione?
Per modificare la sentenza di separazione è possibile procedere con ricorso presso il Tribunale territorialmente competente. In ossequio all’art. 710 c.c. rubricato: “modificabilità dei provvedimenti relativi alla separazione dei coniugi”, dispone che il Tribunale, sentite le parti, provvedere all’eventuale ammissione di mezzi istruttori (ebbene la fase probatoria quasi sempre necessaria al fine di ottenere le richieste dispone nel ricorso); ove il procedimento non possa essere immediatamente definito, il Tribunale può adottare provvedimenti provvisori e può ulteriormente modificare il contenuto nel corso del procedimento.
In pratica, la legge a norma dell’art. 710 c.c. permette la modifica delle condizioni della sentenza di separazione dei coniugi innanzi al Tribunale, laddove vi siano provate che le condizioni della separazione stessa siano divenute ingiuste ed inique per un sopravvenuto cambiamento di diversa natura.
Possibile la revisione della sentenza di separazione tramite la negoziazione assistita?
Assolutamente Si. Possibile modificare le condizioni stabilite dalla sentenza mediante una convenzione di negoziazione assistita. La negoziazione assistita è un procedimento che costituisce una forma di composizione stragiudiziale delle liti, dunque, un metodo alternativo al tribunale.
La materia in oggetto necessita di ulteriori approfondimenti per la quale bisogna esaminarli in relazione al singolo caso concreto. Per maggiori informazioni e/o pareri in merito alla questione consultate il sito www.avvocatoquartararo.eu