RUBRICA DELL’AVVOCATO DEL MARTEDI’_ CRISI DI COPPIA: MEDIAZIONE FAMILIARE

Avvocato Francesca Paola Quartararo

ADR “alternative dispute resolution” il mezzo alternativo alla giustizia ordinaria per mezzo del quale si tende a dirimere bonariamente i conflitti tra le parti, tramite la figura di un soggetto parziale “mediatore” che prescinde dalla decisione del giudice.

Ci sono diversi tipi di mediazione:

Oggi ci occuperemo della mediazione familiare.

Cosa s’intende per mediazione familiare?

Con la mediazione familiare s’intende quel percorso di riorganizzazione delle relazioni familiari in vista o a seguito di una separazione e/o divorzio. La mediazione familiare è un intervento professionale cui può usufruire la coppia separata o in via di separazione, qualora espliciti il bisogno di un tempo e di uno spazio appositi per pensare alla riorganizzazione familiare. Durante il percorso di mediazione, i soggetti interessati sono coordinati dal mediatore familiare ad elaborare gli accordi che meglio soddisfino i bisogni di tutti i membri della famiglia con riguardo ad eventuali figli minori e maggiorenni non economicamente autonomi.

In tema di mediazione familiare si discute:

 

Quali sono i vantaggi del percorso di mediazione rispetto la separazione in sede giudiziale?

Sicuramente il percorso della mediazione familiare assistita da un mediatore ha dei vantaggi a livello individuale poiché:

 

Inoltre, la mediazione familiare non è una “terapia di famiglia” ma un intervento strutturato, circoscritto nel tempo (varia in relazione alla copia dalle 8/10 sedute circa) con interventi e obiettivi definiti al fine raggiungere un accordo in presenza di un mediatore in maniera bonaria tra le gli ex-partner.

Come si svolge la mediazione familiare?

La mediazione familiare si svolge attraverso una serie di incontri che possono variare da un minimo di 8 sedute ad un massimo di 10 a volte capita anche 12/13 sedute. Il fine è quello di redigere attraverso un percorso assistito da un soggetto terzo il “mediatore” un documento di accordo che i coniugi presenteranno al Giudice per la ratifica ufficiale della separazione/divorzio.

La mediazione si divide in due fasi:

  1. FASE di PRE-MEDIAZIONE
  2. FASE della MEDIAZIONE

La prima fase è propedeutica e necessaria a chiarire la situazione familiare in generale ed individuare i problemi specifici da affrontare, in modo da poter verificare la sussistenza di una reale volontà delle parti di giungere ad un accordo attenuando la conflittualità, in modo da poter aprire “il tavolo della mediazione” necessario per affrontare in maniera bonaria la seconda fase.

La seconda fase di mediazione e/o negoziazione degli accordi con l’ausilio del mediatore su tutti gli aspetti che coinvolgono la riorganizzazione familiare (il “quantum” dell’assegno familiare, l’orario dei figli minori e il corrispettivo assegno di mantenimento ed eventuali divisioni patrimoniali ecc…). Dopo la discussione, si procede la redazione dell’accordo familiare che viene siglato e firmato da parte di tutti componenti ed autenticato dal mediatore.

Infine il ruolo del mediatore familiare è quello di portare l’ex-coppia a trovare un accordo durevole e mutualmente accettabile, tenendo conto dei bisogni di ciascun componente della famiglia e in modo particolare dei figli (minori e maggiorenni), attraverso uno spirito di corresponsabilità e di uguaglianza del ruolo del genitore senza alcuna ostilità e conflittualità tra gli stessi. Ecco perché la mediazione familiare si rileva uno strumento efficace e positivo per risolvere i conflitti familiari alternativa alla via giudiziale.

 

 

La materia in oggetto necessita di ulteriori approfondimenti per la quale bisogna esaminarli in relazione al singolo caso concreto. Per maggiori informazioni e/o pareri in merito alla questione consultate il sito www.avvocatoquartararo.eu

Exit mobile version