Rischiamo la vita per pochi soldi e veniamo accusati: il grido dei carabinieri”

Fare il carabiniere oggi: tra rischi quotidiani, stipendi bassi e accuse politiche

Lo sfogo dei carabinieri: “Rischiamo la vita per pochi soldi, poi veniamo indagati e accusati”

“Fare il carabiniere in Italia è diventato impossibile: pochi riconoscimenti e troppi attacchi”

11 gennaio 2025- Il malessere tra le fila dell’Arma dei Carabinieri cresce ogni giorno, mentre il clima di sfiducia e accusa nei confronti delle forze dell’ordine si intensifica. Con l’aumento degli episodi controversi, come quello legato alla morte di Rami Elgaml, molti carabinieri alzano la voce: “Rischiamo la vita ogni giorno per stipendi bassi, ma il nostro operato viene costantemente messo in discussione. Non è più una missione, è una condanna.”

La denuncia arriva anche dai sindacati, che sottolineano quanto sia difficile continuare a svolgere il proprio lavoro in un clima di continua tensione: “Non solo mettiamo a rischio la nostra incolumità per difendere i cittadini, ma veniamo indagati, accusati e additati da una certa politica di sinistra, come se fossimo noi i colpevoli. Esponenti del PD ci hanno dato del ‘Rambo’ mentre il paese è sotto attacco continuo di crimini, specie da immigrati stranieri”

Un mestiere che non tutela chi lo svolge

La percezione diffusa tra i carabinieri è di essere lasciati soli. “Siamo i primi a intervenire in situazioni critiche, i primi a essere giudicati e i primi a essere dimenticati,” dichiarano con amarezza. Gli stipendi bassi e le difficili condizioni di lavoro rappresentano solo una parte del problema. Il vero nodo è la mancanza di tutela e il crescente clima di sfiducia verso le forze dell’ordine.

“Dovere e mestiere si intrecciano ogni giorno, ma a che prezzo?” si chiedono. “Ogni intervento potrebbe costarci la carriera, la reputazione e la tranquillità personale.”

I rischi e gli attacchi della politica

La vicenda di Rami Elgaml ha acceso nuovamente i riflettori su una situazione già delicata. “Non solo dobbiamo affrontare rischi quotidiani, ma dobbiamo anche sopportare attacchi da parte di una certa politica che sembra più interessata a puntare il dito contro di noi che a sostenerci,” affermano. “Questa delegittimazione non è solo ingiusta, ma pericolosa per la sicurezza dell’intero Paese.”

Un grido d’aiuto alle istituzioni

I sindacati chiedono a gran voce un cambio di rotta. “Non si può continuare così,” dichiarano. “Serve un sostegno concreto, sia a livello economico che morale, affinché i carabinieri possano tornare a lavorare con serenità. Senza questo supporto, sarà sempre più difficile garantire la sicurezza della comunità.”

Un mestiere che rischia di perdere il suo valore

Il senso di missione che per anni ha accompagnato il lavoro dei carabinieri rischia di svanire. “Fare il carabiniere non è più una vocazione, ma un grosso problema,” concludono con amarezza. “Non possiamo più accettare che il nostro dovere diventi un motivo di accusa, anziché di rispetto.”

Il futuro dell’Arma e della sicurezza in Italia passa attraverso una riflessione profonda, in cui il riconoscimento e la tutela del lavoro dei carabinieri devono tornare al centro del dibattito.

Exit mobile version