Riconversione della Miniera “Bosco-San Cataldo”: la Regione Siciliana punta su sostenibilità e innovazione

Un progetto da 10 milioni di euro per trasformare l'ammasso salino in risorsa economica, migliorare l'ambiente e creare occupazione

Regione Siciliana avvia il recupero della miniera “Bosco-San Cataldo” nel Nisseno: Un progetto di riconversione sostenibile

 

Oggi, 5 agosto 2024, la Regione Siciliana ha annunciato l’avvio del recupero della miniera “Bosco-San Cataldo”, situata nella provincia di Caltanissetta, a quasi trent’anni dalla sua chiusura. La società G.M.R.I. Srl ha ottenuto la concessione dell’area per almeno vent’anni e investirà 10 milioni di euro per valorizzare l’ammasso salino accumulato nel corso dell’attività mineraria. Questo progetto, approvato attraverso un’iniziativa di finanza pubblica, mira a riconvertire il sale in prodotti utili, come agenti antigelo per le strade.

L’assessorato dell’Energia ha seguito attentamente l’iter autorizzativo del progetto, che prevede significative misure ambientali: sistemazione idrogeologica dell’area, costruzione di un campo fotovoltaico e piantumazione di essenze arboree resistenti ai terreni salini. Questo intervento porterà benefici fiscali alla Regione e garantirà un canone di produzione mineraria.

Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha elogiato la collaborazione tra pubblico e privato, sottolineando come questa sinergia risolva problematiche ambientali e trasformi un ex rifiuto in una risorsa economica. “L’iniziativa è a costo zero per l’amministrazione regionale e porterà nuove entrate e occupazione. Circa venti persone saranno impiegate direttamente nel sito e altre trenta nell’indotto. Il contributo del settore privato, quando competente e professionale, può accelerare lo sviluppo economico e migliorare i servizi ai cittadini”, ha dichiarato Schifani.

L’assessore all’Energia, Di Mauro, ha evidenziato come il progetto rappresenti un esempio di economia circolare, rispondendo positivamente alle esigenze di un territorio in attesa di interventi da oltre trent’anni. Ha inoltre ringraziato gli uffici del dipartimento per la loro rapidità ed efficienza nel raggiungimento di questo obiettivo.

Il progetto di fattibilità era stato presentato dalla G.M.R.I. Srl nel 2021, con richiesta di concessione per lo sfruttamento dell’ammasso salino della miniera “Bosco-San Cataldo”. Dopo la valutazione favorevole del Nucleo tecnico per la finanza di progetto della Regione, il dipartimento dell’Energia ha richiesto nel 2022 una versione definitiva del progetto con alcune modifiche. È stato inoltre stipulato un accordo di collaborazione con l’Enea per il supporto tecnico-scientifico, mentre il dipartimento regionale Acque e rifiuti ha avviato le procedure per la bonifica dell’amianto nell’area.

La concessione è stata assegnata tramite gara pubblica, con la G.M.R.I. Srl che ha beneficiato del diritto di prelazione come previsto dalla normativa. A giugno, il progetto è stato incluso nel piano triennale delle opere di interesse regionale e la scorsa settimana è iniziata la verifica ambientale, necessaria per l’approvazione della concessione. Concluso l’iter burocratico, la riconversione e riqualificazione della miniera possono finalmente iniziare, segnando un importante passo verso uno sviluppo sostenibile e innovativo per la Regione Siciliana.

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