Richiesta di risarcimento per il Capodanno di Palermo: opposizioni sollecitano risposte

Interrogazione consiliare sul flop dell'evento: chi sarà responsabile dei danni?

Richiesta di risarcimento per il Capodanno di Palermo: le opposizioni sollevano dubbi sulla gestione dell’evento

 

L’interrogazione

Le opposizioni comunali di Palermo hanno lanciato un contrattacco rispetto alla gestione del Capodanno in città, sollevando la questione di un possibile risarcimento per i danni subiti. In una interrogazione consiliare presentata oggi dai consiglieri di Oso, Progetto Palermo, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Gruppo Misto, è stata espressa preoccupazione per le ripercussioni negative dell’evento su Palermo e i suoi cittadini.

I consiglieri hanno evidenziato i problemi significativi legati all’evento di Capodanno, inclusa la mancata diretta televisiva dell’esibizione di Elodie e le inefficienze tecniche che hanno compromesso la sua performance. Questi problemi, a loro avviso, hanno impedito di raggiungere le finalità istituzionali dichiarate dalla Giunta comunale e hanno arrecato un danno di immagine alla città.

L’interrogazione pone in discussione la responsabilità della società aggiudicataria dell’evento, che prevedeva la diretta TV dell’intera notte di Capodanno e la gestione dell’impianto audio e della strumentazione tecnica. I consiglieri chiedono se le criticità possano essere imputate esclusivamente a questa società.

Inoltre, nell’interrogazione, si sollecita l’amministrazione attiva a fornire chiarimenti su diversi punti: l’accertamento dei responsabili dei disservizi, l’eventuale avanzamento di una richiesta di risarcimento e la stima dell’importo di tale risarcimento. Quest’ultimo è visto come un atto dovuto per la tutela della città e del bene comune, che oggi risulta danneggiato a seguito degli eventi di Capodanno.

La situazione attuale riflette non solo le sfide logistiche e organizzative degli eventi pubblici ma anche la necessità di una maggiore accountability e responsabilità nelle decisioni amministrative. La richiesta delle opposizioni di risarcimento sottolinea la loro preoccupazione per il benessere e l’immagine della città di Palermo, in un contesto di crescente esigenza di trasparenza e giustizia amministrativa.

“Chi pagherà per i danni che la città di Palermo ha subito per via del flop dell’evento di Capodanno? L’amministrazione ha fatto tutto quanto in suo potere per evitarlo?”

È questo il senso dell’interrogazione consiliare depositata stamattina dai consiglieri e dalle consigliere comunali di Oso, Progetto Palermo, Partiti Democratico, Movimento 5 Stelle e Gruppo Misto.

Il comunicato con la dichiarazione congiunta

“È certo che i problemi legati all’evento di Capodanno abbiano arrecato un danno a Palermo, ai suoi cittadini e alle sue cittadine. Dalla mancata diretta tv dell’esibizione di Elodie, alle inefficienze tecniche che hanno compromesso proprio la sua performance, momento centrale dell’evento, le finalità istituzionali dichiarate dalla Giunta cittadina non sono state certamente raggiunte.
Era proprio la fruizione collettiva, esplicitamente enunciata dalla Giunta, uno degli obiettivi dichiarati accettando l’offerta, sottolineandone anche le ricadute negative e il danno di immagine che la  mancata organizzazione avrebbe comportato per la città.
L’offerta artistica dell’aggiudicataria dell’evento prevedeva la diretta tv di tutto la notte di Capodanno e riguardava anche la gestione dell’impianto audio e della strumentazione tecnica. Le criticità vanno imputate dunque esclusivamente a loro?”
Questo quanto dichiarato dai consiglieri e le consigliere comunali di opposizione.
“Con questa interrogazione – proseguono- chiediamo, quindi, di sapere, nell’attesa che l’assessore Cannella venga a riferire in aula, se l’amministrazione attiva abbia già accertato a chi attribuire i disservizi, se sia stata già avanzata o sia intenzione della giunta procedere con una richiesta di risarcimento e a quanto ammonta la stima di tale risarcimento, ritenendolo un atto dovuto a tutela della città e del bene comune che oggi risulta danneggiato”.

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