Niente aumenti di stipendio senza aver superato il quiz. La progressione di carriera (e di stipendio) si complica per i dipendenti della Regione Siciliana dopo che l’assessorato al Personale ha avviato un concorso interno per assegnare le progressioni economiche orizzontali ai lavoratori.
L’UGL FNA scende in campo esprimendo tutto il suo malcontento con una lettera inviata all ’Assessore della Funzione Pubblica e del Personale Marco Zambuto e al Dirigente Generale del Dipartimento della F.P. della Regione Siciliana al fine di un incontro urgente per problematiche connesse con la procedura in corso per l’assegnazione della P.E.O. (art. 2 2 C.C.R.L. 2016/2018).
Il Segretario Regionale UGL-FNA Ernesto Lo Verso firmataria della lettera spiega che “sono stati resi fruibili i manuali di cultura generale elaborati dal Formez, al fine di consentire ai dipendenti dell’Amministrazione regionale di potersi esercitare nell’ottica della imminente prova a quiz selettiva, utile alla formazione delle specifiche graduatorie finalizzate all’assegnazione delle risorse economiche di cui all’accordo ARAN ed OO.SS. del 27 dicembre 2019 – in applicazione dell’art. 22 del CCRL 2016/2018 -.
In tal senso anche a seguito di numerose rimostranze pervenute da parte dei nostri iscritti, abbiamo ritenuto doveroso segnalarlo con una nostra lettera evidenziando che le domande contenute nei manuali in distribuzione al personale interessato non corrispondono a quanto previsto in sede di stipula dell’accordo de quo e, tantomeno, risultano conformi alla valutazione dei carichi di lavoro che ciascun dipendente svolge, nel ruolo e nella posizione che occupa contrattualmente, come da “Fascia” di allocazione giuridica ed economica personale.
Abbiamo rappresentato che si tratta di un provvedimento riferito all’istituto contrattuale denominato PEO, che comporta esclusivamente una progressione economica di carattere orizzontale; e, pertanto, giuridicamente non mutevole della collocazione dei singoli dipendenti , in categorie diverse rispetto alla “Fascia” di appartenenza nella quale attualmente risultanti incardinati.
Siamo molto preoccupati rispetto all’esame del contenuto dei test proposti dll’Amministrazione regionale ve ne sono effettivamente di carattere assolutamente non riconducibile alle mansioni che i dipendenti svolgono nei vari ambiti delle variegate diversità e tipologie di attività necessarie al buon funzionamento dei singoli Dipartimenti Regionali ed ascoltando, come doveroso e dovuto il malcontento della base dei nostri iscritti, motivo per cui abbiamo richiesto un urgente incontro tematico, che possa condurre a condividere un percorso alternativo a quello attualmente proposto, e da noi non condiviso.
Riteniamo utile rammentare che tale incontro era già stato precedentemente richiesto, e rinviato dal Dipartimento Regionale della Funzione Pubblica stesso per ben due volte; ed in ultimo, in data 3 marzo u.s., a data da destinarsi”.
“Appare doveroso, ed anche pleonastico – conclude Lo Verso – che, in caso di mancata urgente convocazione dell’UGL nel breve termine, facendo valere i diritti dei propri iscritti e di tutti i dipendenti dell’Amministrazione Regionale, nostro malgrado e facendo di “necessitate virtute” saremo incoraggiati a ritirare la nostra firma dall’accordo PEO sottoscritto nell’ormai datato 27 dicembre 2019”.