Il 25 novembre è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, per ricordare le vittime di maltrattamenti, abusi e femminicidi e per combattere le discriminazioni e le disuguaglianze di genere.
La data del 25 novembre non è casuale ma vuole ricordare un brutale assassinio avvenuto nella Repubblica Dominicana, dove le tre sorelle Mirabal, considerate rivoluzionarie, vennero torturate e uccise.
La violenza contro le donne è “ogni atto di violenza fondata sul genere che abbia come risultato, o che possa probabilmente avere come risultato, un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, che avvenga nella vita pubblica o privata”, così come riportato nell’Articolo 1 della Dichiarazione sull’Eliminazione della Violenza contro le Donne, emanata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1993.
L’Onorevole Carolina Varchi, nonché Vice Sindaco della Giunta Lagalla, è intervenuta oggi in parlamento in dichiarazione di voto sulle mozioni concernenti iniziative per l’eliminazione della violenza contro le donne.
“Per contrastare davvero la violenza di genere” – dichiara l’ Onorevole Varchi “ci vuole un impegno economico da parte delle istituzioni. La libertà si coniuga con l’autonomia economica ed abitativa: lo Stato deve garantire con politiche mirate l’inserimento o il reinserimento di donne vittime di violenza nel mondo del lavoro. La libertà va conquistata è vero, ma lo Stato deve mettere tutti nelle condizioni di conquistarla. Per prevenire il fenomeno della violenza contro le donne bisogna partire dal fattore culturale, con un’educazione scolastica mirata agli adulti di domani: bisogna insegnare il valore del rispetto e della libertà”.
Secondo il rapporto dell’OMS la violenza contro le donne rappresenta “un problema di salute di proporzioni globali enormi”; redatto in collaborazione con la London School of Hygiene & Tropical Medicine e la South African Medical Research Council, il rapporto analizza i dati sulla diffusione della violenza femminile a livello globale, inflitta sia da parte del proprio partner, sia da sconosciuti.
L’abuso fisico e sessuale è un problema sanitario che colpisce oltre il 35% delle donne in tutto il mondo e, cosa ben più grave, è che ad infliggere la violenza sia nel 30% dei casi un partner intimo.
Dall’inizio dell’anno sono 91 le donne vittime di femminicidio in Italia e durante i mesi di Lockdown è stata uccisa una donna ogni due giorni dal proprio partner.
Le conseguenze negative per la salute psicologica, sessuale e riproduttiva colpiscono le donne in ogni momento della loro vita. Un importante passo avanti nella lotta contro la violenza sulle donne è stata la legge n. 69/2019, nota come “Codice Rosso” entrata in vigore il 9 agosto 2019; la legge, volta a rafforzare la tutela delle vittime dei reati di violenza domestica e di genere, ha inasprito le pene per i delitti di violenza sessuale, ha introdotto nuove specifiche fattispecie di reato e velocizzato le procedure a tutela della vittima.
Ma nessuna legge potrà mai essere veramente efficace contro la violenza di genere quanto la prevenzione finalizzata all’educazione delle nuove generazioni che parta dal rispetto delle differenze, passi da una comunicazione dei mass media più rispettosa della figura femminile, per arrivare al raggiungimento dell’uguaglianza come valore universale.
Caterina Guercio