Sicilia protagonista: bilancio e prospettive del PR FSE+ 2021-2027
Il Comitato di Sorveglianza si riunisce per fare il punto sui progressi e pianificare il futuro
12 dicembre 2024 – Nelle giornate del 10 e 11 dicembre 2024 si è tenuto a Palermo, presso il West Sicily Gate – Terminal Cruise, il Comitato di Sorveglianza del Programma Regionale FSE+ Sicilia 2021-2027.
L’incontro ha visto la partecipazione dei principali attori della programmazione regionale, tra cui l’Autorità di Gestione del FSE della Regione Sicilia, Maurizio Pirillo, l’Assessore Regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale, On. Mimmo Turano, e i rappresentanti istituzionali della Commissione Europea. Erano presenti, inoltre, i Direttori Generali dei Centri di Responsabilità della Regione: Giovanna Segreto (Dipartimento Istruzione), Maria Letizia Di Liberti (Dipartimento Famiglia), Ettore Foti (Dipartimento Lavoro) e lo stesso Maurizio Pirillo, in qualità di Direttore Generale del Dipartimento della Formazione Professionale.
La prospettiva europea: l’intervento del Rapporter Paolo Montini
Il Dott. Paolo Montini, Rapporter della Commissione Europea per il FSE Sicilia, ha aperto il proprio intervento ringraziando l’Autorità di Gestione e l’Assessore Turano per l’organizzazione del Comitato di Sorveglianza. Ha ricordato che il 2024 rappresenta un momento cruciale per il ciclo di programmazione 2021-2027, essendo ormai a metà del periodo relativo agli impegni di bilancio dell’Unione Europea. In questo contesto, l’attuazione concreta degli interventi diventa essenziale per affrontare le sfide legate a occupazione, inclusione sociale, formazione e acquisizione delle competenze.
Montini ha posto l’attenzione su tre aspetti fondamentali per il futuro della programmazione:
- Nuove priorità strategiche: La Commissione Europea, insediata dal 1° dicembre 2024, ha rinnovato il proprio impegno per il periodo 2024-2029. La Commissaria Roxana Minzatu, con delega ai diritti sociali, ha delineato priorità strategiche strettamente legate al FSE+, come condizioni di lavoro sostenibili, riqualificazione delle competenze e adattamento al mercato del lavoro.
- Riesame intermedio: Nei prossimi mesi, tutti i programmi di coesione, incluso il FSE+, saranno soggetti a un riesame intermedio per valutare i progressi e, se necessario, riprogrammare interventi in linea con le nuove esigenze.
- Proposta “Restore”: La recente proposta della Commissione Europea mira a semplificare l’accesso ai fondi per affrontare calamità naturali. Per il FSE+, ciò include regimi di riduzione dell’orario di lavoro e l’accesso a servizi sanitari ampliati.
Montini, chiudendo il suo intervento, ha auspicato un approccio dinamico e orientato ai risultati per affrontare le sfide della programmazione.
Turano apre i lavori del Comitato di Sorveglianza
Turano ha elogiato gli interventi strategici già avviati, sottolineando l’importanza di progetti dedicati alla formazione professionale, agli ITS, alle borse di dottorato e al contrasto della povertà educativa. “Questi risultati testimoniano il nostro impegno nel costruire una regione più inclusiva e innovativa,” ha dichiarato.
Ma l’assessore ha anche posto l’accento sulle sfide future: “Siamo consapevoli che il vero lavoro deve ancora venire. Dobbiamo proseguire con determinazione per attuare al meglio le misure pianificate per il 2025, garantendo che giovani, donne e categorie vulnerabili possano trovare nella formazione e nell’istruzione le chiavi per un futuro migliore.”
Ha infine ribadito l’obiettivo del programma: “Rendere la Sicilia un esempio di efficienza nell’utilizzo dei fondi europei, trasformando le risorse in risultati concreti per i cittadini.”
I risultati raggiunti
Nel corso della sua introduzione, il Dott. Maurizio Pirillo, Autorità di Gestione e direttore generale Dipartimento Formazione Professionale ha illustrato i significativi risultati conseguiti:
- PO FSE 2014-2020: Il programma, ormai prossimo alla chiusura, ha registrato un livello di saturazione finanziaria del 99,3%, con una spesa certificata di circa 680 milioni di euro su una dotazione complessiva di 685 milioni.
- PR FSE+ Sicilia 2021-2027: Con una dotazione finanziaria complessiva di 1,85 miliardi di euro, 21 avvisi pubblicati e un impegno contabile di 176 milioni di euro, il programma si conferma uno strumento strategico per lo sviluppo regionale. Le previsioni di spesa sono in linea con il target N+3, a conferma dell’efficacia della programmazione regionale.
Pirillo ha sottolineato che “i risultati raggiunti sono frutto di una stretta collaborazione tra i dipartimenti regionali, i partner istituzionali e le risorse europee messe a disposizione.”
Il contributo del PNRR
A completare il quadro strategico e finanziario, il Dipartimento della Formazione Professionale ha beneficiato di un ulteriore potenziamento grazie a 70 milioni di euro provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Questi fondi, destinati a contrastare gli effetti della pandemia, sono stati impiegati per rafforzare il tessuto socio-economico regionale, con particolare attenzione al mercato del lavoro, alla digitalizzazione e all’inclusione sociale.
Le prospettive future
L’Assessorato dell’Istruzione e della Formazione Professionale, nella duplice veste di Autorità di Gestione del PR FSE+ e di Soggetto Attuatore di diverse misure del PNRR, si conferma un attore centrale nella gestione della spesa comunitaria per la Sicilia. Tra le priorità future identificate durante il Comitato si evidenziano:
- Il rafforzamento della formazione professionale per giovani e adulti;
- Il contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica;
- L’ampliamento delle opportunità di alta formazione e ricerca;
- La promozione di politiche per il lavoro che incentivino l’occupazione giovanile e femminile.
La due giorni di lavori ha confermato l’importanza strategica del PR FSE+ Sicilia nel garantire sviluppo, inclusione e innovazione per il territorio regionale.
“Sono orgoglioso dei risultati che abbiamo raggiunto grazie al lavoro sinergico tra i Dipartimenti regionali, i partner istituzionali e le risorse europee messe a disposizione – ha concluso il Dott. Maurizio Pirillo –. Il nostro obiettivo è chiaro: rendere la Sicilia un modello di eccellenza nella gestione della spesa comunitaria, con interventi che abbiano un impatto concreto e misurabile sulla vita delle persone.”