Poste Italiane in crash. Gli utenti incazzati, mettiti a turno

Giornate italiane di ordinaria follia

Su Poste Italiane si potrebbero scrivere libri, trattati, enciclopedie.

Poste Italiane in crash. Gli utenti incazzati, mettiti a turno

Scrivere fatti e storie complesse di un sistema multiservizi tra prodotti e servizi postali, finanziari e assicurativi, disponibili online e negli uffici postali presenti in tutta Italia e pure oltre non sarebbe per nulla facile.

Poste italiane ha sempre fatto il suo lavoro, molto lavoro, che tuttavia non soddisfa le esigenze degli utenti che lamentano da sempre ritardi, code lunghe, gestione utenti e tutto il resto.

Chi di noi non ha avuto scontri, diverbi o simili con l’ufficio postale vicino casa?

Potremmo dire con certezza aritmetica TUTTI.

Tutti quanti abbiamo dovuto subire code e turni di ore e ore per il raggiungimento di ottenere un servizio.

Turni estenuanti gestiti con sistemi fai date. Tra i più usati: l’antico mezzo del foglio di carta con sopra scritto il proprio nome e numero progressivo. “Mi vien da piangere”.

Quello stratosferico foglio vecchio appeso con il nastro adesivo nella porta d’ingresso dell’ufficio postale che contrasta severamente con le nuove norme sulla Privacy di cui tanto ci “annachiamo”.

Ma Poste Italiane rimane sempre il posto più rinominato per la socializzazione di anziani, pensionati e “schiffarati” che approfittano della lunga attesa per blaterare su quotidianietà, dove il grido del “cornuto” non manca mai.

C’è però da considerare,  da non sottovalutare, la questione afferente ai servizi non disponibili on line che fanno immaginare quanto digitale sia il nostro Paese.

Siamo digitale fino a quando il digitale funziona, quindi fino a un certo punto.

Ecco, proprio oggi accade questo, ma è successo spessissimo negli ultimi tempi, che il digitale, l’online salta e con lei salta il sistema che blocca tutto. E’ disagio, perdita di tempo, perdita di economie e di dignità.

E allora disagi “a tignitè” con utenti che s’incazzano e un risultato di servizio mancato con ripercussioni di ogni genere che certamente non fanno bene alla comunità e produce rancore, rabbia e perdita di lavoro.

Le “sciarre” alle poste sono ormai un MUST. Non c’è ufficio che non abbia “goduto” di un “aggaddo” per fini derivati dall’Ufficio stesso.

Allora come concludere questo articolo?

Di fatti il pezzo non ha epilogo, ma vuole informarvi che alle Poste è tutto come sempre, anzi  c’è pure un  CRASH AL SISTEMA NAZIONALE (ndr),

Siamo in attesa quindi che tutto si normalizzi.

Ergo ricordare  che passato il momento e tornata l’anormalità godrete nuovamente della straordinaria occasione di trovarvi registrati a spruzzi d’inchiostro con su scritto: “METTITI A TURNO” 

 

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