Palermo, 18 giugno – La Dda di Catanzaro. guidata dal procuratore Nicola Gratteri, ha chiesto il rinvio a giudizio di 78 persone nell’ambito dell’inchiesta “Basso Profilo” relativa a presunte collusioni tra esponenti della pubblica amministrazione, mondo delle professioni, imprenditori locali e criminalità organizzata calabrese. Tra i soggetti indagati, con varie ipotesi di reato, vi era anche l’ex Segretario nazionale dell’UDC, Lorenzo Cesa, la cui posizione è stata stralciata dagli inquirenti.
Il vice segretario regionale dell’UDC Sicilia, Elio Ficarra, esprime soddisfazione per la decisione della Magistratura che attesta la totale estraneità del leader nazionale del partito centrista ai fatti contestati all’origine dell’inchiesta.
“Sposare con fervore e dedizione una causa politica non significa soltanto identificarsi nei suoi ideali e principi fondanti. Bisogna principalmente credere nella trasparenza degli uomini, nella loro integrità morale, nello spessore etico ancor prima che professionale. L’onorevole Lorenzo Cesa è da sempre un profilo emblema virtuoso di onestà, rettitudine e legalità, un leader unanimamente riconosciuto per la sua straordinaria levatura sul piano umano che impreziosisce l’acclarato lignaggio politico. Non ho mai avuto dubbi sulla sua totale estraneità rispetto alle ipotesi di reato nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Catanzaro, dimostrata incofutabilmente dallo stralcio della sua posizione e l’esclusione dal novero dei soggetti rinviati a giudizio. Mi preme esprimere sotegno e vicinanza a Lorenzo Cesa ed alla sua famiglia, comprensibilmente provati sul piano emotivo e psicologico, reduci da mesi non semplici in cui hanno, loro malgrado, dovuto convivere con l’ombra di sospetti rivelatisi del tutto infondati. Le dimissioni rassegnate dalla carica di Segretario nazionale del partito durante le indagini preliminari e la fiducia incondizionata nell’operato della Magistratura sono stati tratti caratterizzanti di una condotta esemplare in un frangente tutt’altro che semplice. Lorenzo Cesa costituisce una guida imprescindibile in termini di carisma, lungimiranza e cifra politica per il nuovo corso dell’UDC. In qualità di vice segretario del partito centrista in Sicilia sono fiero della fiducia che il nostro leader nazionale ha riposto nel sottoscritto e mi auguro che la nostra regione possa divenire un polo di riferimento nel percorso di crescita e rinnovamento alla base del progetto politico dell’UDC sul territorio nazionale”.
In linea con il pensiero del consigliere comunale di Palermo in quota UDC anche il coordinatore cittadino del partito nel capoluogo siciliano, Andrea Aiello.
“Sono molto felice che la giustizia abbia fatto rapidamente il suo corso, ribadendo la totale estraneità ai fatti contestati all’onorevole Lorenzo Cesa nell’ambito dell’inchiesta “Basso Profilo” svolta dalla Dda di Catanzaro.
Il Segretario nazionale dell’UDC ha un background umano, sociale e politico inequivocabile, non avevo il benché minimo dubbio sul fatto che la sua posizione sarebbe stata stralciata ed il suo nome escluso dall’elenco dei soggetti rinviati a giudizio. Legalità, trasparenza, onestà intellettuale costituiscono capisaldi imprescindibili nel nostro programma politico, Lorenzo Cesa è sempre sato un riferimento ed una guida per tutti gli esponenti del partito centrista e continuerà ad esserlo anche in futuro. I principi moderati e democratici che ispirano quotidianamente il nostro impegno sul territorio vogliono segnare una netta linea di discontinuità con logiche nefaste e torbide che hanno spesso contaminato il mondo della politica in passato”.