Palermo, 13 marzo- È stato siglato questa mattina a Palazzo d’Orleans, tra governo regionale e parti sociali, il “Protocollo per la partecipazione e il confronto nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza e del Piano nazionale per gli investimenti complementari”. A porre la firma sul documento, la cui proposta era stata approvata dalla giunta regionale lo scorso 3 marzo, il presidente della Regione, Renato Schifani, i segretari generali regionali della Cgil, Alfio Mannino, della Cisl, Sebastiano Cappuccio, della Uil, Luisella Lionti, e dell’Ugl Sicilia, Giuseppe Messina, e il vicepresidente dell’Anci Sicilia, Giulio Tantillo.
«Questo protocollo – commenta il governatore – segna un importante passo avanti per la Sicilia, nella prospettiva delle sfide che ci attendono nei prossimi anni con la programmazione e la spesa delle risorse nazionali ed europee. Accogliamo con favore il confronto con il sindacato, soprattutto quando si inizia un percorso strategico di sviluppo. È fondamentale la collaborazione leale di tutti gli attori, con i quali dialogheremo costantemente con l’intento di tutelare l’interesse comune e la correttezza dei conti pubblici, per il bene della Sicilia e dei siciliani».
Con la sottoscrizione dell’accordo si dà ufficialmente il via ai lavori del Tavolo regionale territoriale e di settore, che sarà convocato con regolarità e che sarà composto dal governatore o da un suo delegato, dal coordinatore della Cabina di regia regionale, dal dirigente generale della Programmazione, dai dirigenti generali dei dipartimenti di riferimento rispetto alle materie di volta in volta trattate e da un rappresentante per ognuna delle parti che hanno firmato il protocollo.
Il documento, previsto dal decreto legge del 31 maggio 2021, prevede attività di monitoraggio sull’uso delle risorse del Pnrr, anche in relazione all’utilizzo dei fondi strutturali e di investimento europei e del Fondo per lo sviluppo e la coesione, in merito alle ricadute sociali, economiche e occupazionali degli investimenti sostenuti e delle riforme previste e da attuare. All’interno del tavolo potranno essere stipulati specifici accordi negoziali in materia di legalità, codice degli appalti e sicurezza sui luoghi di lavoro.