Commemorazione a San Giuseppe Jato: un inno alla vita e alla legalità
Cittadini e Studenti nel ricordo del piccolo Giuseppe Di Matteo
Sono trascorse poche ore dalla commemorazione dell’uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo, segnando 28 anni di lacerante dolore per la mamma Francesca, che ha voluto essere presente nella sala multimediale dove si è tenuto un evento curato nei minimi dettagli dal Parlamento della Legalità Internazionale, in collaborazione con il sindaco Giuseppe Siviglia. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi cittadini e studenti, uniti in un inno alla vita, accompagnati dai canti dei ragazzi e dalle splendide note del violino di Samuele Palumbo, vincitore del programma Mediaset “Tu Sì Que Vales”. “Commemorare, ricordare e fare di tutto per sostituire al puzzo del compromesso il fresco profumo di libertà”, ha sottolineato più volte Nicolò Mannino, moderando con entusiasmo e a volte rabbia per i tanti delitti avvenuti, durante una tavola rotonda che ha visto la partecipazione del prefetto, del questore, del comandante provinciale della Guardia di Finanza, degli esponenti del governo regionale e provinciale e di una rappresentanza della polizia penitenziaria.
Ricordare il passato per costruire un futuro
Da San Giuseppe Jato a Campobello di Mazzara il passo è breve: infatti, martedì 16 gennaio, Nicolò Mannino e Salvatore Sardisco, rispettivamente presidente e vicepresidente del Parlamento della Legalità Internazionale, saranno in questa città che ha convocato il mondo della scuola per un confronto con lo staff di presidenza del movimento, presente su tutto il territorio internazionale. Il sindaco Giuseppe Castiglione ha voluto così girare pagina e affidare principalmente ai giovani il meritato riscatto di una bella città come Campobello di Mazzara. L’incontro culturale di martedì vedrà la firma del protocollo di intesa culturale, un evento verso “Le porte della Speranza” per un mondo migliore nel ricordare il passato per costruire un futuro