A Palazzo Riso, per il terzo appuntamento del festival dedicato alla Santuzza, un trio di eccellenze siciliane.

Posti esauriti per la performance Classic Brio in Eterna Rosalia

A Palazzo Riso, per il terzo appuntamento del festival dedicato alla Santuzza, un trio di eccellenze siciliane.

Ad esibirsi un trio composto da Giusy Cascio al pianoforte, Mariangela Lampasona al violino e Sabrina Colajanni al violoncello.

 

Le performance artistiche che si sono esibite hanno raccontato, ancora una volta, la storia di Santa Rosalia e il suo legame con la città, contribuendo a promuovere per mezzo di composizioni di autori siciliani contemporanei, come Giacomo Cuticchio, Girolamo Lampasona, Ruggero Mascellino, Andrea Ferrante, Nunzio Ortolano e Salvatore Scinaldi, l’immagine di Palermo, favorendone l’incoming turistico ma anche l’attrattiva per il pubblico locale.

Il programma dell’esibizione si è sviluppato in due momenti: una prima parte è stata incentrata sulle emozioni profonde e sui ricordi personali, trasportando l’anima verso orizzonti di dolcezza e nostalgia, con immagini sonore relative al viaggio romantico tra le onde del mare, arrivando ad evocare un intreccio affettuoso, come la rappresentazione delle mani di una madre che crea delicate trine. La musica diventa una riflessione sui ricordi di cura e amore materno.

Tra i brani eseguiti particolare ammirazione hanno suscitato Visione ed estasi di Cutticchio, Atlantis di Mascellino, il Mare viola di Scinaldi, Trine di Ferrante.

Il secondo momento dello spettacolo si è concentrato sui concetti di contemporaneità ed innovazione. Particolarmente apprezzata è stata l’esibizione del compositore Ortolano, Malincotango, che ha omaggiato il tango argentino, catturando l’essenza di una danza ricca di passione.

Altra opera particolarmente significativa è stata Patos, dedicata all’esplorazione della complessità delle emozioni umane.

L’esibizione è continuata con Caffè delle meraviglie che ha trasportato l’ascoltatore in un’ atmosfera incantata attraverso l’evocazione di sogni che prendono vita.

Successivamente è stata la volta di un sentito omaggio a Claude Debussy da parte del Maestro Girolamo Lampasona con il brano Miniatura n.1.

La serata è proseguita con richiami alla corrente impressionistica con due brani scritti da Cuticchio, Improvviso, dedicato al suo cane Vito e Adagio pianistico ispirato a un topo di fogna.

La performance si è conclusa con Arabian jazz di Mascellino, classico del jazz mediterraneo che fonde stili e sonorità diverse.

“Questi sono i momenti da condividere – spiega Francesco Panasci, direttore artistico dell’intero festival – momenti belli che riguardano la nostra cultura, vissuti in luoghi straordinari come questo palazzo che prende vita e ci permette di entrare in una dimensione fuori dalla normalità attraverso l’esecuzione musicale di giovani artiste siciliane che hanno omaggiato grandi compositori. Il mio obbiettivo, in questi 25 anni di progetto discografico, si è improntato sulla Sicilia, sui talenti di questa terra ed oggi, a Palazzo Riso, ne abbiamo avuto la dimostrazione, con una chiara testimonianza dell’eccellenza raggiunta”.

Anche questa volta è stato tantissimo il pubblico che ha voluto omaggiare l’arte siciliana dedicata alla santa Patrona

L’evento rientra tra le manifestazioni a corollario del quattrocentesimo Festino di Santa Rosalia ed è stato patrocinato dall’assessorato alla cultura del comune di Palermo.

Il festival, pensato da Francesco Panasci, direttore artistico dell’Associazione Ecu, ha avuto inizio il 21 settembre e si concluderà il 19 ottobre 2024. Sono previsti ancora due appuntamenti, sempre ad ingresso libero, il 12 e 19 ottobre.

 

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