PALERMO_ VITTORIA DELLO STATO: ARRESTATO IL PERICOLOSO LATITANTE DI COSA NOSTRA

Il super boss Matteo Messina Denaro arrestato dopo 30 anni di latitanza. Dal 1993 fugge con arguzia dalla giustizia, mafioso castelvetranese condannato all’ergastolo per diversi decine di omicidi è stato il mandatario delle stragi avvenute  negli anni 90’ (tra gli anni 1992/1993), protagonista indiscusso di uno dei periodi più oscuri dello Stato Italiano.

Boss-Imprenditore che ha utilizzato il tessuto imprenditoriale quale prima fonte di finanziamento per la attività illecite svolte da Cosa-Nostra.

Matteo Messina Denaro considerato il numero uno tra i latitanti italiani è stato questa mattina – secondo le immagini delle tv nazionali  – trovato presso la clinica privata Maddalena di Palermo sotto il falso nome di “Andrea Bonafede”, dalla ricostruzioni delle immagini, si nota come i militari lo scortano senza ammanettarlo su un furgone nero “civile” per condurlo alla caserma di San Lorenzo.

Dopo l’arresto di Totò Riina, il 15 gennaio 1993, Messina Denaro divenne capo indiscusso di Cosa Nostra, un sottile filo di connivenza ed apparati ha sempre legato i due capo-mafia, anche nel giorno dell’arresto esattamente 30 anni dopo.

Un arresto eclatante che porterà scompiglio nella struttura di Cosa Nostra privandola di uno dei pilastri cardini degli ultimi trent’anni, il tutto però contornato da una spettacolarizzazione dell’evento.

Dalle ultime dichiarazione sembrerebbe essere già indicato il suo successore; un prova di forza di Cosa Nostra o il copione di un film già scritto da tempo?

Sicuramente spettacolarizzato o già scritto, l’arresto di oggi porterà dinnanzi alla Giustizia uno dei maggiori sicari-mandanti di Cosa Nostra, con una grande vittoria dello Stato.

 

 

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