PALERMO, INTITOLATA A MARIANO LAMARTINA, EDUCATORE ED UMANISTA, LA VIA V.F. 12

Cerimonia di intitolazione alla presenza di ex alunni, autorità e familiari

È STATA INTITOLATA A MARIANO LAMARTINA, EDUCATORE ED UMANISTA, LA VIA V.F. 12

PALERMO, 27 MAGGIO 2024 – Oggi la città di Palermo ha reso omaggio al Prof. Mariano Lamartina, intitolandogli la via V.F. 12. L’evento, iniziato alle ore 11, ha raccolto un’ampia partecipazione di persone, tra cui molti ex alunni del liceo Cannizzaro, alcuni dei quali ultraottantenni, le classi 3M della Scuola Maredolce e 2C della Scuola Salgari, frequentate dalle pronipoti di Lamartina, e la classe IV E del Liceo Regina Margherita. Hanno partecipato anche l’ex Prefetto Teresa Cucinotta e il Prof. Toti Amato, Presidente dell’Ordine dei Medici.

La cerimonia di scopertura della targa dedicata all’educatore e umanista è stata eseguita dall’assessore alle Attività Produttive Giuliano Forzinetti, accompagnato da due nipoti e un pronipote di Lamartina.

L’intitolazione della via è stata approvata dalla commissione Toponomastica, presieduta dall’assessore alle Politiche culturali e vice sindaco Giampiero Cannella, su proposta del Prof. Tommaso Romano, che ha sottolineato l’importanza dell’Umanesimo di Mariano Lamartina.

Toniella Lamartina, figlia di Mariano e ex insegnante, visibilmente commossa, ha letto una lettera di un ex alunno di 84 anni: “Il rapporto con il Prof. Lamartina ha superato quello tra insegnante e allievo. In aula non si parlava solo di italiano o latino. Il suo modo di insegnare ci appassionava. Per molti di noi è stato un maestro di vita, oltre che un grande insegnante, e il fatto che a tanti anni di distanza ne abbiamo ancora un grande ricordo dimostra l’affetto e la stima che abbiamo nutrito per lui”.

Marco Giacalone, nipote di Mariano Lamartina, ha condiviso un ricordo personale: “Mio nonno non era il nonno tradizionale che ci si aspetta, quello delle coccole, dei giochi e delle favole della buonanotte. Il suo amore si esprimeva attraverso l’intelletto e la passione per la conoscenza. Noi, i nipoti più grandi, siamo stati fortunati a godere di questa forma speciale di affetto. Perché Nonno Mario era un nonno che fioriva nella compagnia di adolescenti e giovani adulti”.

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