Tre suoni brevi e intermittenti con la campanella, per dare il pre-allarme. A questo segnale, alunni e professori hanno cercato riparo nei luoghi più prossimi, sotto i banchi o sotto pareti portanti, architravi e vani delle porte. Dopo 30 secondi, è stato emesso un suono lungo continuo che ha indicato di abbandonare immediatamente l’edificio. Sono state queste le simulazioni messe in atto al Liceo Classico Internazionale statale Giovanni Meli di Palermo. Si è trattato di una simulazione di evacuazione in caso di evento sismico. Gli studenti hanno fatto una prova di evacuazione, ma è stato pure allestita una postazione medica per prestare i primi soccorsi e sono stati utilizzati tutti gli strumenti e le attrezzature a cui si ricorrerebbe realmente in caso di terremoto. Oltre a essere un obbligo normativo, sono un ottimo strumento per testare le procedure da seguire in caso di pericolo e prendere dimestichezza con le misure di sicurezza contenute nel piano di emergenza.
L’esercitazione è stata organizzata dalla Protezione Civile della Città Metropolitana insieme a quella del Comune, con l’ausilio di Associazioni di Volontariato di Protezione Civile fra queste il Nucleo regionale di Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Carabinieri il cui impegno costante di ogni volontario è una risorsa preziosa e vitale per il nostro Paese sempre pronti in qualsiasi momento a correre in aiuto alla popolazione civile. Presente anche un presidio dell’ARMA. L’attività, è stata frutto delle sinergie che stanno mettendo in campo gli uffici di protezione civile della Città Metropolitana di Palermo e del Comune di Palermo, nell’azione di divulgazione e sensibilizzazione della popolazione scolastica alla cultura della protezione civile.
Nel corso dell’esercitazione sono state simulate l’evacuazione del liceo a seguito di evento sismico e le operazioni di recupero di tre alunni infortunati e/o dispersi con l’aiuto di personale paramedico e medico. L’esercitazione è consistita in una prova di evacuazione, curata dai referenti dell’Istituto, e successivamente nell’allestimento di una postazione medico avanzata con l’ausilio di gruppo torre faro e autobotte potabilizzata per la prestare le prime cure del caso, l’utilizzo di 2 unità cinofili per la ricerca di dispersi all’interno del plesso scolastico, oltre al trasbordo, dai piani superiori del plesso scolastico al piano terra, di un traumatizzato con l’uso di impianto teleferica ad opera del Soccorso alpino. La simulazione ha inoltre consentito alla Protezione civile comunale di testare i tempi necessari per raggiungere le aree di attesa individuate dal Piano comunale di protezione civile.
Fabio Gigante