Dopo il 400° Festino di Santa Rosalia che con le sue luci, danze e colori ha ravvivato il legame indissolubile tra la Santa patrona e tutti i cittadini, Palermo ha accolto ieri un altro importante anniversario: il ritrovamento delle spoglie mortali della Santa avvenuto il 4 settembre 1625. Come ogni anno, i devoti della città e non solo percorrono la Scala Vecchia che, dai piedi di Monte Pellegrino, porta al Santuario di Santa Rosalia, luogo nel quale si è svolta “L’acchianata delle Rosalie 2024”. Con un programma ricco di performance che ha coinvolto oltre 100 artisti siciliani, “L’acchianata delle Rosalie 2024” è tornata con la sua seconda edizione ieri pomeriggio, per portare con una canzone, una preghiera o una danza ideata per l’occasione, omaggio alla Santuzza. Quatto le postazioni in cui si sono alternati musicisti, cantanti, attori, comici e ballerini che hanno accompagnato i pellegrini nella loro salita al Monte. La prima all’inizio della Scala Vecchia che porta al santuario, altre due sempre lungo la Scala Vecchia distanziate tra loro e l’ultima nella parte antistante il santuario.
A dare il via all’iniziativa alle ore 20, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, l’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice, l’Ispettrice Nazionale del Corpo delle Infermiere Volontarie della CRI, Sorella Emilia Bruna Scarcella, il Comandante del CME “Sicilia” Generale C.A. Maurizio Angelo Scardino insieme alle altre autorità civili e militari della città. Un’acchianata laica che si è posta l’obiettivo di portare, con leggerezza, i devoti e i non devoti dalle falde di Monte Pellegrino sino alla panoramica dove si erge la grande statua della Santa.
Fabio Gigante