Firmato il protocollo d’intesa per la nuova sinagoga di Palermo: un simbolo di memoria, dialogo e pace
Un accordo tra Comune, Curia e comunità ebraiche per la creazione di un luogo di culto e inclusione
Le dichiarazioni istituzionali
Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha evidenziato il valore simbolico dell’accordo:
«La firma di questo protocollo imprime una spinta decisiva per la realizzazione della sinagoga, ma va oltre il semplice aspetto operativo. È un forte segnale di pace e dialogo in un periodo storico segnato da conflitti internazionali. Palermo, da sempre città di incontro tra culture e religioni diverse, vuole riaffermare il proprio ruolo come luogo di memoria e di inclusione. Questo spazio non sarà solo una sinagoga, ma un punto di incontro per iniziative culturali e sociali, con l’obiettivo di contrastare ogni forma di antisemitismo e fare memoria del nostro passato».
L’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, ha sottolineato l’importanza del dialogo interreligioso:
«Il protocollo d’intesa rappresenta un segno concreto della nostra volontà di collaborazione. La storia di Palermo è intrecciata con le culture e le religioni che l’hanno attraversata, e oggi questo progetto ci ricorda quanto sia fondamentale costruire ponti di pace e rispetto reciproco. Sono lieto che l’Arcidiocesi abbia potuto contribuire a questo percorso, nella consapevolezza che la diversità è una ricchezza da valorizzare».
L’assessore al Turismo, Alessandro Anello, ha messo in evidenza il contesto attuale in cui si colloca l’accordo:
«In un periodo in cui assistiamo a un preoccupante aumento di episodi di antisemitismo, anche in seguito ai recenti eventi internazionali, Palermo risponde con un messaggio di apertura e inclusione. La collaborazione tra Comune, Curia e comunità ebraiche rafforza il legame con le radici storiche della nostra città e lancia un segnale chiaro: il rispetto reciproco è la base di una società civile e multiculturale».
Un progetto tra memoria e futuro
L’oratorio di Santa Maria delle Grazie, attualmente utilizzato dalla congregazione di Gesù e Maria, era stato affidato nel 2017 in comodato d’uso alla Comunità Ebraica di Napoli. Con questo nuovo accordo, lo spazio sarà trasformato in una sinagoga, tornando così a essere un riferimento per la comunità ebraica locale. Oltre alla sua funzione religiosa, il luogo diventerà un centro di attività culturali e sociali, con un ruolo attivo nel promuovere il dialogo e la memoria storica.
Una sinagoga per una città multiculturale
La nuova sinagoga rappresenterà un tassello importante nella valorizzazione della storia ebraica di Palermo, che nei secoli passati fu un crocevia di culture e tradizioni diverse. Il progetto si pone l’obiettivo di fare memoria del passato, ma anche di guardare al futuro, costruendo una città sempre più aperta e inclusiva.