Palermo, al via i restauri della Cappella Palatina: entro un anno tornerà allo splendore originario

Finanziamento da 1,1 milioni di euro per i mosaici della Cappella Patrimonio UNESCO

Beni culturali, la Soprintendenza di Palermo avvia il restauro dei mosaici della Cappella Palatina

Un intervento di 1,1 milioni di euro per valorizzare uno dei gioielli architettonici siculo-normanni

Palazzo dei Normanni, Patrimonio UNESCO: Prendono il via gli interventi di restauro dei mosaici della Cappella Palatina all’interno del Palazzo Reale di Palermo, un’operazione che entro un anno restituirà alla città e ai visitatori uno dei monumenti più celebri del patrimonio siciliano. I lavori, affidati all’impresa Lithos restauri di Venezia, sono stati progettati dalla Soprintendenza dei Beni culturali di Palermo e finanziati dal Fondo edifici di culto del Ministero dell’Interno, proprietario dell’immobile, per un importo complessivo di 1,1 milioni di euro.

La cerimonia di consegna dei lavori è avvenuta questa mattina alla presenza di numerose autorità: il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, il prefetto di Palermo Massimo Mariani, l’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato, la soprintendente Selima Giuliano e il parroco della Cappella Palatina, monsignor Michele Polizzi. È intervenuta anche Elvira Boglione, rappresentante della ditta appaltatrice.

«Siamo orgogliosi di offrire la competenza e la professionalità dei progettisti della nostra amministrazione regionale per il recupero di uno dei beni architettonici più belli di Palermo», ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. «Grazie a un’importante collaborazione interistituzionale, sarà possibile tutelare e valorizzare ancora di più un monumento simbolo della storia e dell’arte della Sicilia».

L’importanza dell’intervento

La Cappella Palatina, dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO e situata all’interno del complesso del Palazzo dei Normanni, rappresenta uno dei più straordinari esempi del sincretismo culturale che ha caratterizzato la Sicilia nel periodo normanno. Il restauro mira a preservare le decorazioni musive realizzate in pasta vitrea e tessere litiche, che, nonostante precedenti interventi, mostrano segni di alterazione dovuti a fattori termoigrometrici e all’assenza di manutenzione ordinaria.

Il progetto prevede:

Secondo il prefetto Massimo Mariani, l’intervento costituisce «un restauro di grande rilevanza, che contribuirà a preservare e valorizzare ulteriormente uno degli elementi più attrattivi del percorso arabo-normanno».

La Cappella Palatina: un gioiello siculo-normanno

Realizzata tra il 1130 e il 1132 per volere di Ruggero II, la Cappella Palatina è dedicata a San Pietro Apostolo e si distingue per lo straordinario intreccio di influenze latine, bizantine e islamiche. La struttura presenta un impianto basilicale a tre navate, con colonne in granito e marmo cipollino recuperate da edifici antichi. I mosaici pavimentali in opus sectile e il soffitto ligneo a muqarnas, realizzato da maestranze islamiche, rappresentano capolavori assoluti dell’arte medievale.

Come ha ricordato il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno: «Situata nel Palazzo Reale, sede del Parlamento più antico d’Europa, la Cappella Palatina è un gioiello che tutto il mondo ci invidia». Grazie ai lavori di restauro, sarà possibile restituire alla città un patrimonio inestimabile, garantendo la sua conservazione per le future generazioni.

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