Morire di Carcere: una maratona oratoria per i diritti dei detenuti

Sensibilizzare la società civile sui suicidi e le condizioni sanitarie all'interno delle carceri italiane

Morire di carcere: una maratona oratoria per sensibilizzare sulla condizione dei detenuti

Palermo – Domani, 23 luglio 2024, alle ore 10:00 presso il Tribunale di Palermo, avrà luogo una maratona oratoria dal titolo “Morire di Carcere”. L’evento, organizzato e promosso dal garante dei detenuti delle persone private della libertà della città di Palermo, mira a sensibilizzare la società civile sui suicidi e sulle condizioni sanitarie all’interno delle carceri.

Dopo il convegno “Il carcere visto da dentro”, promosso dal garante comunale per i diritti delle persone detenute della città di Palermo, Pino Apprendi, in collaborazione con il comitato “Esistono i Diritti Transpartito”, presieduto da Gaetano D’Amico, al quale sono intervenuti avvocati, psicologi e l’ex direttore del carcere dell’Ucciardone, Rita Barbera, viene promossa la maratona oratoria “Morire di Carcere”. I suicidi nelle carceri di detenuti e detenenti sono in continuo aumento. Ecco uno dei motivi per cui un movimento di opinione trasversale e nazionale chiede l’immediata approvazione del disegno di legge Giacchetti, sostenuto anche dall’associazione Nessuno Tocchi Caino.

La maratona oratoria sarà ripresa in diretta da Radio Radicale, offrendo così un’ampia copertura mediatica all’iniziativa. L’obiettivo è di accendere i riflettori su un tema spesso trascurato e di mobilitare l’opinione pubblica verso un cambiamento necessario.

“Un invito alla partecipazione di tutti,” afferma Pino Apprendi, garante comunale per i diritti delle persone detenute della città di Palermo. “Occorre svegliare le coscienze e mobilitare la società civile su un tema che non può essere messo in secondo piano.”

Gaetano D’Amico, presidente del comitato “Esistono i Diritti Transpartito”, ha dichiarato: “Io e il comitato che mi pregio di guidare abbiamo fatto molteplici battaglie sul tema perché i diritti non sono a convenienza. Nessuno deve ledere i diritti degli altri, anche se parliamo di persone che devono scontare una pena. Pena tuttavia che non si deve trasformare in suicidio. Ecco il motivo per cui insistiamo attraverso la Maratona Oratoria. Per la vita del diritto, per il diritto alla vita, in nome di Papa Francesco e Marco Pannella: Amnistia, Giustizia e Libertà. La Costituzione italiana afferma che il carcere è una struttura per il recupero dell’individuo. Chiediamo anche l’attivazione della Costituzione che riguarda i cittadini detenuti.”

All’evento prenderà parte anche Giorgio Bisagna di Antigone Sicilia, che porterà il suo contributo e la sua esperienza nel campo dei diritti dei detenuti.

Hanno aderito all’incontro diverse associazioni forensi.

Questa maratona è quindi un momento di riflessione e di impegno collettivo, volto a promuovere il rispetto dei diritti umani anche all’interno delle strutture carcerarie. La partecipazione attiva della società civile è fondamentale per spingere verso riforme che garantiscano condizioni di detenzione dignitose e rispettose della persona.

L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di sensibilizzazione e advocacy per i diritti dei detenuti, un tema che richiede attenzione costante e interventi mirati per prevenire tragedie e garantire giustizia e umanità all’interno delle carceri italiane.

Francesco Panasci

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