«Dopo un anno, la sensazione è che sulla gestione degli sbarchi la Sicilia e l’Italia continuano ad essere abbandonate. Mi aspetto molto dal nuovo governo perché la gestione delle migrazioni fino ad oggi ha trovato praticamente insensibile l’Unione Europea. La forte credibilità nelle istituzioni comunitarie del presidente del Consiglio e l’allargamento della base di consenso del nuovo governo alle forze politiche del centrodestra sono due indici che fanno sperare in un atteggiamento più evoluto. Domani, al ministro dell’Interno – che ha raccolto immediatamente la mia richiesta di incontro – voglio portare il grido d’allarme di un presidente di Regione che non ha alcuna voglia di polemizzare ma che è pronto a sedersi attorno al tavolo delle soluzioni. Un fatto è certo: già la pandemia ha stremato i nostri concittadini e stressato l’economia dei nostri territori. Tutto possiamo permetterci, tranne una estate in cui i media nazionali e internazionali debbano occuparsi di noi non per la bellezza e l’ospitalità dei nostri luoghi ma per l’accrescersi di un flusso di migranti, che restano le vittime principali di un sistema fondato sulla indifferenza e, qualche volta, di interessi inconfessabili». Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, alla vigilia dell’incontro al Viminale sull’emergenza migranti.