Droni, una nuova sfida in tema di sicurezza e mobilità, tra normativa italiana e europea. Di questo ma anche del loro utilizzo in termini di sicurezza da parte delle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco si è parlato nel Convegno che si è tenuto due giorni fa nel Complesso Monumentale S. Pietro di Marsala. L’evento è stato organizzato dall’International Police Association come ci ha raccontayo il Presidente I.P.A. di Palermo, Castrense Ganci che è stato anche il moderatore: “Questa giornata di confronto vuole mettere in chiaro alcuni punti sulla tematica legata ai droni e allo stesso tempo affrontare il tema della sicurezza. Abbiamo quindi sentito l’esigenza di mettere a confronto le diverse Forze di Polizia che confluiscono in I.P.A dato che l’argomento li riguarda. E ci siamo resi conto come questo tema era davvero interdisciplinare. Ecco che abbiamo coinvolto, l’Enac, professori universitari, i Vigili del Fuoco, la Polizia di Stato. Ringrazio l’Aeronautica Militare del 37°Stormo Trapani Birgi, il Comandante della Polizia Locale di Marsala e tutte le autorità presenti. Grazie di cuore ai relatori agli sponsor e il Comune di Marsala, la Questura di Trapani (presente in sala con il vicario, il dott. Cono Incognito) l’A.N.P.S Sezione di Trapani, Unipa e il Dipartimento scienze economiche, aziendali e statistiche che hanno concesso il patrocinio. Abbiamo messo in pratica il motto dell’I.P.A. “Servo per Amikeko” in esperanto significa “Servire per Amicizia” tutti insieme possiamo realizzare eventi come quello di questa mattina”. Lo stesso entusiasmo è giunto dal sindaco di Marsala, Massimo Grillo, che ha ribadito l’importanza della tematica legata al mondo dei droni raccontando anche un caso concreto di giusto utilizzo per la collettività che ha riguardato proprio la sua città. “Marsala come città cardio-protetta. Abbiamo sperimentato la presenza dei droni in via sperimentale per la consegna dei defibrillatori che consentono di salvare vite umane. Noi come sindaci, da autorità che ci occupiamo anche di sicurezza del territorio, di emergenze e di Protezione Civile riteniamo che queste iniziative devono essere incoraggiate perchè gli scenari sull’utilizzo dei droni sono complessi”.
Delle minacce in tema di pubblica sicurezza che possono derivare dall’utilizzo dei droni (soprattutto se in mano a organizzazioni criminali o terroristiche) ha parlato il Comandante del IV Reparto Volo della Polizia di Stato, il Primo Dirigente Antonio Molinaro. “In questa occasione ho una duplice veste poichè il Convegno è stato organizzato dall’International Police Association, di cui sono Vicepresidente Nazionale ma sono stato invitato a relazionare nella veste di Comandante del IV Reparto Volo della Polizia di Stato. Come pilota posso dire che necessariamente stiamo prendendo contezza della realtà del mondo dei droni. Da un loro utilizzo goliardico possono diventare “l’arma del futuro” come si vede nel video proiettato alla platea. Prima il diventare pilota era visto come un elemento di altissima professionalità adesso si può guidare un drone molto spesso senza una formazione professionale adeguata e questo diventa molto pericoloso. I cieli non sono liberi, bisogna sapere che ci sono gli aeromobili di linea, di Stato, c’è una normativa da conoscere e se vi dovessero essere incidenti bisogna sapere che ci sono delle conseguenze civili e penali. Questo Convegno che ha visto la partecipazione di autorevoli relatori, l’Enac, i colleghi della Polizia, i Vigili del Fuoco, professori universitari, esponenti della scuola di droni “SouthDrone” (che ha una sede a Boccadifalco a Palermo) ci ha permesso di riflettere seriamente sul tema. Il drone è un elemento tecnologico e trasversale che ha una serie anche di problematiche da saper affrontare. Personalmente mi farò portatore degli spunti professionali e trasversali per far si che l’Amministrazione di cui faccio parte possa avere una marcia in più. Ringrazio il Presidente di I.P.A. Palermo e tutti i partecipanti per gli spunti di riflessione in modo che possiamo operare tutti in modo sinergico verso la stessa direzione”.
Di fatto non ci può essere sicurezza se non c’è organizzazione e viceversa e questo riguarda i droni e il loro utilizzo anche nella Polizia. “Mentre il singolo può divertirsi nel far volare il drone, spesso visto come un giocattolo, lo stesso non si può dire per l’organizzazione, – ha sottolineato Paolo Burgarella nonchè Direttore della Sezione Operazioni del IV Reparto Volo di Boccadifalco, – che deve formare il suo agire. Se noi non abbiamo un’organizzazione aeronautica prima di approcciarci al volo vuol dire che non abbiamo sicurezza. Questi oggetti, mi riferisco ai droni, invaderanno le nostre organizzazioni e sarà una rivoluzione Copernicana. Di fatti ormai c’è un’innovazione e quando avviene un cambiamento dobbiamo vederlo da tre angoli prospettici. Normativo (sono cambiate le norme e sono più chiare) dell’ organizzazione ma la cosa più difficile da cambiare è la cultura e mi riferisco alla sicurezza del volo”. Un aspetto che è stato delineato in modo chiaro e efficace dal Vice Questore Aggiunto Burgarella è il concetto di assembramento. “La definizione normativa è contenuta nel Regolamento esecutivo n. 947 del 2018. Per assembramento l’art.2 punto 3 definisce: “è rappresentato da raduni di persone in cui è impossibile disperdersi a causa dell’elevata densità dei presenti”.
Interessante anche l’intervento di Vincenzo Piazza, Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato – Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale Sicilia Occidentale che ha ribadito “come ogni oggetto, che ha una Ram e si può collegare è un “oggetto intelligente”. Così come tutto ciò che è informatico può essere hacherato. E ci sono attacchi che malevoli che possono avvenire attraverso i droni”. Una riflessione interessante sul mondo cyber che è stata apprezzata dalla platea. Ulteriori aspetti sull’utilizzo del drone in materia di sicurezza, di emergenza, di calamità naturali (come il terremoto dell’Aquila) è stato illustrato dall’Arch. Francesco Sirchia – Direttore e Coordinatore Nuclei speciali regionale Vigili del Fuoco Sicilia. Così Michele Cervellione – istruttore droni UAS e responsabile Saouthdrone Academy di Palermo) ha messo in evidenza l’importanza della formazione prima di ottenere un attestato che dia la possibilità di utilizzare un drone. Esistono infatti tre categorie di droni l’Open, la Specific e la Certified. “Per la categoria Open, sottoliena Cervellione, ci sono dei limiti da rispettare quali: Volare a vista in condizione VLOS, l’altezza massima è di 120 metri se consentito (consultare sempre il D Flight), non e consentito il volo sugli assembramenti, Divieto di volo negli spazi aerei D.P.R. e il peso massimo del drone dev’essere inferiore a 25 Kg. Ovviamente occorre prendere un attestato A1/A3 – un test sul sito Enac mentre per l’A 2 un esame Proctored presso una scuola autorizzata Enac. Questa categoria è molto conosciuta e giusto per fornire un esempio. Occorre essere preparati, frequentare una scuola perchè c’è in gioco sempre la sicurezza personale e altrui”. Tra l’altro la platea ha potuto assistere a una dimostrazione volo di un drone nell’ atrio esterno e l’intercettazione con il Sistema Radar UAS.
Interessante le applicazioni del drone nell’ingegneria dei trasporti delineata magistralmente dal Prof. Giuseppe Salvo del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Palermo. Sugli aspetti giuridici dei droni nell’attività militare e civile, ha esposto il Prof. Nicola Romana del Dipartimento di Scienze Economiche aziendali e Statistiche dell’Università degli Studi di Palermo: “Il concetto fondamentale che i droni sono delle macchine equiparata a qualsiasi aeromobile e questo determina conseguenze in base all’uso che si fa. Non basta avere l’abilitazione ma è necessario ad esempio che all’interno di alcune manifestazione venga autorizzato. Altro problema è il loro utilizzo all’interno delle Polizia Locali che dovrebbe ottenere da parte del ministero delle infrastrutture e dei Trasporti l’iscrizione di tali droni (che sono quelli inferiori a 20 Kg ) negli aeromobili di Stato in modo da poter utilizzare le stesse norme. C’è un Testo Unico e il Decreto del Ministero dell’Interno del 13 Giugno 2022 che riguarda le “Modalità di utilizzo da parte delle Forze di polizia degli aeromobili a pilotaggio remoto”. Mentre gli aspetti sanzionatori sono stati esposti dall’Avv. Marco Di Giugno, direttore analisi Giuridiche e Contenzioso ENAC. Ai relatori e alle autorità è stata consegnata la litografia dell’Angelo della Giustizia opera del maestro Madè.
Fabio Gigante