Il tenente di vascello Ambra Francolini è la prima donna ad assumere il comando di una compagnia compagnia della Brigata Marina San Marco.
Ha assunto il comando della 1^ Compagnia Assalto “Bafile”, alle dipendenze del 1° Battaglione Assalto Grado, il 24 settembre scorso. Immediatamente proiettata all’interno del teatro esercitativo della Mare Aperto 2021, esercitazione a partiti contrapposti della Marina Militare avente lo scopo di incrementare la combat readiness degli assetti partecipanti, il T.V. Francolini ha subito affrontato l’attività con la grande preparazione e professionalità, propria di tutti i componenti della Forza da Sbarco.
Tramite la simulazione di un complesso scenario di crisi infatti, è stato possibile portare a compimento uno spettro di operazioni anfibie cha va dal raid anfibio sino al recupero di personale civile in zone ostili, al fine di mantenere elevata la prontezza operativa del 1° Reggimento San Marco. L’importante terreno di prova ha permesso alla neo-Comandante di mettere in pratica, ricoprendo un incarico di vertice, le doti e le qualità acquisite in duri anni di addestramento aggiungendo così, ulteriori grandi traguardi al grande libro che custodisce la storia del San Marco che ha accolto tra le fila, per la prima volta nella sua lunga storia, il primo Comandante di Compagnia donna.
I mesi del lockdown sono stati mesi di emozioni e di prove personali, anche per il personale della Marina Militare in prima linea contro il Covid. Il Comando operativo interforze ha stabilito un presidio medico avanzato della Brigata a Jesi, a causa della congestione di pazienti dell’ospedale civile Carlo Urbani.
“Insieme a Maria Carla Campetto, Capo di prima classe della Marina Militare, operativa “nell’ambulatorio di odontoiatria a La Spezia, arruolata nel 2005, siamo partite l’1 aprile, – dichiara Ambra Francolini – eravamo 60 persone anche di altri reparti della Marina e in 72 ore la struttura era pronta a diventare il ‘Sesto reparto – Covid tenda’ dell’ospedale. Sono stata impiegata 2 mesi e presso il nostro reparto gestivamo pazienti in fase acuta con sintomatologie non gravissime. Su tutto, anche sulla tristezza, rimane la “gioia che davano le dimissioni dei pazienti e quella signora- ricorda il Tenente- che ha compiuto i suoi 79 anni in tenda”, festeggiando nell’unico modo possibile, “con una videochiamata. Sono orgogliosa di aver fatto parte di questa missione e mi emoziona parlarne. Il lavoro con i colleghi di altre Forze Armate, in un reparto civile è stata un’esperienza del tutto nuova per me”.
Fabio Gigante