Mappatura del Ministero dell’Interno sulla crescita delle baby gang in Italia

Il Rapporto Immigrazione 2023 evidenzia un aumento preoccupante di violenza giovanile da Nord a Sud

 Mappatura del Ministero dell’Interno sulla Crescita delle Baby Gang in Italia

Un’analisi approfondita delle tendenze criminali giovanili. Aumentano le preoccupazioni riguardo alle baby gang straniere in Italia

20 Ottobre 2023 – La criminalità giovanile è una realtà in crescita in Italia, con l’emergere delle cosiddette “baby gang”. Questi gruppi di giovani delinquenti stanno diventando sempre più comuni, con conseguenze preoccupanti per la società. La mappatura nazionale delle baby gang è stata condotta dal Ministero dell’Interno, fornendo un quadro dettagliato di questo fenomeno.

Le baby gang si formano principalmente a causa di situazioni familiari o sociali difficili e spesso a causa della mancanza di integrazione sociale. Questi giovani non hanno legami diretti con la criminalità organizzata, ma commettono atti violenti e reati, spesso mirati contro coetanei. La risposta a questo problema richiede strategie basate su una comprensione approfondita e un’analisi accurata.

Lo studio è stato condotto in collaborazione con Transcrime, un centro di ricerca interuniversitario con sede in diverse università italiane. I dati sono stati raccolti con il supporto del Servizio Analisi Criminale del Ministero dell’Interno e del Dipartimento di Giustizia Minorile del Ministero della Giustizia.

Le baby gang tipicamente comprendono circa dieci ragazzi con un’età compresa tra i 15 e i 17 anni.

Questi gruppi, spesso italiani, non hanno una struttura organizzativa definita e commettono atti violenti senza moventi specifici. Questo comportamento deriva principalmente da problemi di inclusione sociale o dalla mancanza di modelli di riferimento all’interno delle loro famiglie.

Le vittime di questi atti violenti sono spesso coetanei, ma le baby gang sono coinvolte anche in vandalismo, disturbo della quiete pubblica e reati più gravi, come il traffico di stupefacenti e le rapine.

La mappatura di Transcrime ha individuato quattro macro-modelli di baby gang, ciascuno caratterizzato da diversi fattori, tra cui l’attività sui social media dei membri, caratteristiche socio-anagrafiche e tipi di reati commessi. La diversità di queste gang dimostra la complessità del fenomeno.

La risposta delle istituzioni a questa emergenza è spesso basata sulla “messa alla prova” dei giovani delinquenti, con rari casi in cui viene riconosciuta un’associazione per delinquere. Il quadro complessivo richiede un approccio integrato che consideri molti aspetti, tra cui quelli familiari, sociali e psicopatologici. La promozione di iniziative educative e sociali rivolte ai minori è vista come una strategia chiave per prevenire la devianza giovanile e offrire alternative positive per i giovani a rischio.

Aumentano le preoccupazioni riguardo alle baby gang straniere in Italia

Il Rapporto Immigrazione 2023 evidenzia un aumento preoccupante di violenza giovanile da Nord a Sud

Recenti dati del Rapporto Immigrazione 2023, compilato da Caritas Italiana e la Fondazione Migrantes, hanno evidenziato un allarmante aumento di violenza, rapine e aggressioni commesse da minori stranieri in tutto il Paese. Questa tendenza sta emergendo in modo preoccupante, coinvolgendo comunità da Nord a Sud dell’Italia. Il rapporto sottolinea una mancata integrazione di alcune comunità straniere, che ha portato alla formazione di gruppi di giovani delinquenti che seminano il caos in interi quartieri. La situazione ha raggiunto un punto critico nel 2022, quando il numero di minori stranieri detenuti ha superato quello dei minori italiani.

I dati riportati nel rapporto rivelano un notevole aumento degli ingressi in carcere da parte di minori, sia italiani che stranieri, con un totale di 1.016 nuovi ingressi nel 2022, di cui 496 italiani e 520 stranieri. Questo fenomeno è chiaramente legato alle attività delle baby gang. Ciò sottolinea che non si tratta di un’esagerazione giornalistica, ma di una reale emergenza sociale che richiede attenzione. Le baby gang stanno mettendo a dura prova le autorità, sfidando apertamente l’ordine pubblico e rendendo alcune aree estremamente pericolose persino per le forze dell’ordine.

Questo problema delle baby gang non è limitato all’Italia; stanno emergendo situazioni simili in altre parti d’Europa, come la Francia e il Regno Unito. Questo fenomeno è emerso rapidamente, spesso a causa di una mancata reazione delle autorità. Questi gruppi multietnici di giovani perpetrano risse, molestie sessuali, pestaggi e atti vandalici senza timore di conseguenze legali. La situazione è così critica che in alcune zone è diventato pericoloso anche per le forze dell’ordine avvicinarsi.

In Italia, la baby gang Qbr di Verona è tra le più conosciute, ma episodi simili sono stati riportati in diverse città, da Bolzano a Palermo. Ad esempio, un brutale attacco è avvenuto a Campi Bisenzio, in Toscana, dove un ragazzo di 17 anni è stato picchiato da un gruppo di giovani extracomunitari a causa di uno sguardo sgradito. Anche a Milano, nella notte di Capodanno 2022, diverse baby gang di nordafricani hanno creato il caos in Piazza Duomo con violenze e molestie sessuali.

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