“Le Madonie ed in particolare i comuni Di Gangi, Geraci Siculo, Castel di Lucio e San Mauro Castelverde sono stati devasti da un incendio che ha devastato e distrutto flora, fauna, aziende, stalle, fienili!
Il bilancio del giorno dopo é drammatico, i soccorsi e i volontari hanno messo in salvo le persone, no danni a persone, ma un danno enorme al cuore all economia Madonita!
Si registrano danni a case, stalle, fienili, mezzi agricoli e mandrie, il lavoro di generazioni di agricoltori ed allevatori é andato in fumo”.
A dichiararlo è Gaetano Castagna, Responsabile in Sicilia per la FABI delle BCC il comparto delle Banche di Credito Cooperativo.
“Purtroppo – denuncia Castagna – la tentazione di abbandonare tutto, in questi casi, é naturale ma crediamo che sia il dovere di tutti lavorare per far rinascere dalle ceneri una nuova opportunità di crescita e sviluppo.
La Fabi il principale sindacato dei bancari italiano ribadisce che dopo la conta dei danni bisogna subito ripartire ed immediatamente ricostruire tutto ma serve un aiuto concreto!
Chiediamo un coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali: la presidenza della regione, l’assemblea regionale, la città metropolitana, la sosvima, il gal, L’unione dei comuni, i sindaci locali, l‘abi regionale la federazione delle banche di credito cooperativo e non per ultimo le banche locali di attivarsi per un aiuto tangibile e concreto agli agricoltori colpiti direttamente o indirettamente dal disastro economico sociale ed ambientale”.
“Serve un aiuto immediato per i soggetti danneggiati – aggiunge Castagna – una prima risposta potrebbe arrivare con una sospensione o una moratoria sui mutui e dei crediti in essere.
Ma é forte la convinzione che serve un azione di rilancio economico e sociale ma per farlo servono azioni di lungo periodo con investimenti strutturali e fondi di garanzia”.
”Ritornare ad investire, ricostruire, ammodernare e perché no internazionalizzare le piccole aziende agricole del territorio madonita – spiega il sindacalista – la politica dovrebbe chiedere ufficialmente magari con delibere dei consigli comunali aperti nei luoghi del disastro ual governo Draghi, sempre attento alle esigenze del territorio, un azione straordinaria con i famosi fondi europei del Pnnr”.
“Noi chiediamo alla politica e alla società civile – conclude – di mettere il settore primario al centro del dibattito economico e sociale!”