Palermo, 12 giugno-Si è tenuto oggi presso il Dipartimento di Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali dell’Università di Palermo il Convegno sul tema: “Le novità introdotte dalla legge n. 130/2022 di riforma del processo tributario”, organizzato dalla Camera Avvocati Tributaristi di Palermo e dal dal DEMS.
Dopo gli indirizzi di saluto di: Costantino Visconti, Direttore del DEMS, Francesco Greco, Presidente del CNF, Accursio Gallo, Segretario dell’OCF, Angelo Cuva, Presidente della Camera Avvocati tributaristi di palermo e Docente di diritto Tributario Unipa-Dems, Francesco Lucifora, Componente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria, sono intervenuti: Angelo Cuva, Antonio F. Uricchio, Presidente ANVUR, Professore Ordinario di Diritto Tributario Università di Bari Aldo Moro, Giuseppe Ingrao, Ordinario Diritto Tributario Università di Messina, Patrizia Accordino, Associato di Diritto Tributario Università di Messina, Andrea Buccisano, Associato di Diritto Tributario Università di Messina, Antonio Perrone, Ordinario di Diritto Tributario Unipa- DEMS, Segretario AIPSDT, Franco Gallo, Presidente Emerito della Corte Costituzionale, Professore Emerito di Diritto Tributario Università LUISS. Ha presieduto e concluso i lavori il Prof. Andrea Parlato, Benemerito dell’Università di Palermo, già Ordinario Diritto Tributario UNIPA e Decano dei Tributaristi italiani.
Il confronto tra gli studiosi e i professionisti presenti ha consentito di fare una analisi dello “stato di salute” attuale della giustizia tributaria dopo la riforma realizzata con la legge 130 del 2022. Il Prof. Cuva ha osservato che “la riforma, nel suo disegno generale, costituisce un passaggio di rilevanza storica sia perché è intervenuta in modo strutturale sulla composizione degli organi giudicanti regolata da un impianto normativo risalente al 1992, sia perchè ha utilizzato una opportunità unica ed irripetibile che è quella fornita dalla UE e cioè dal Recovery fund, nell’attuazione del PNRR”. Chiaramente, aggiunge Cuva, “ogni riforma di sistema, di tale portata, non può essere immune da imperfezioni e criticità che però, nel nostro caso, non impediscono di affermare che è stato centrato l’obiettivo più importante e direi caratterizzante in termini identitari e di visione della riforma e, cioè, quello relativo al mantenimento e rafforzamento di una giurisdizione speciale in materia tributaria, costituita da Giudici professionali ed a tempo pieno, non part-time, assunti mediante concorso con esami sulle materie attinenti le funzioni giurisdizionali esercitate.
Il fattore tempo legato all’attuazione del PNRR ha giocato un ruolo determinante in senso positivo, perché ha generato una accelerazione senza la quale la riforma da tanti anni, e da più parti, invocata non avrebbe trovato realizzazione, ma ha anche ristretto il tempo del confronto parlamentare che avrebbe potuto eliminare molte delle criticità presenti. E’ dunque auspicabile che nell’ambito dell’attuazione della delega fiscale vengano previste delle misure volte a superare le citate criticità e, in particolare, dei correttivi al regime transitorio che incidendo sui criteri di reclutamento dei magistrati tributari facciano si che tale fase sia contenuta in tempi ridotti e ragionevoli per dare pienezza applicativa all’esigenza primaria di avere solo giudici che siano dedicati a tempo pieno all’amministrazione della giustizia tributaria”.
L’Avv. Gallo,Segretario dell’Organismo Congressuale Forense che ha patrocinato l’evento, ha affermato che “solo la difesa tecnica forense può garantire il contribuente e ne deve essere affermata l’esclusività in sede di processo tributario, in presenza di un giudice tributario professionista. È necessario che l’accesso alla “quinta magistratura” sia consentito ai soli laureati in giurisprudenza, per garantire la risposta tecnica al contribuente in ogni grado di giudizio ed anche in sede di legittimità, essendo oggi precluso al giudice tributario di sedere in Cassazione”.
L’Avv. Lucifora, Componente del CPGT, ha rilevato che “Il Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria ha attuato le disposizioni della L. 130/22 (31.08.2022). Tempestivamente ( 15.11.2022) è stato bandito l’interpello per il definitivo transito dei Magistrati provenienti dalle diverse magistrature nella giustizia tributaria. Il loro transito costituisce il primo e più importante adempimento per l’attuazione della riforma. L’istruttoria è in fase di ultimazione e prima della pausa estiva sarà pubblicata la graduatoria definitiva. Il Consiglio non ha mancato di sottoporre al legislatore le tante criticità della legge di riforma e di proporre soluzioni per evitare il collasso del Servizio giustizia conseguente alla anticipata cessazione dell’attività di servizio degli attuali giudici tributari”.
Il Prof. Uricchio, ha posto in rilievo che “La riforma della Giustizia tributaria operata dalla L.130/2022 è di grande importanza e sollecitata dal PNRR che pone grande attenzione al tema della professionalità del giudice e del suo impegno a tempo pieno coerente con le altre giurisdizioni “
Nel corso dell’incontro è stato presentato il Volume edito dalla Cacucci “Le novità introdotte dalla legge n. 130/2022 di riforma del processo tributario”, curato da Franco Gallo, Antonio Uricchio, Angelo Cuva, Clelia Buccico e Samuele Donatelli.