L’IMPEGNO DELL’ANCE PER LA LEGALITA’ NEL SETTORE EDILE
Intervista al Presidente dell’Ance Palermo, Avv. Massimiliano Miconi
di Angelo Cuva
- In questo momento storico particolare nel quale il settore edile è al centro del dibattito
per la modifica della norma che ha posto un limite al meccanismo della cessione dei crediti, in funzione antifrode, qual’è la sua opinione sulle modifiche apportate e da apportare alla norma del Sostegni- ter che limita la cessione dei crediti?
- Le modifiche apportate al decreto sostegni-ter per la limitazione della cessione dei crediti vanno nella direzione che noi auspichiamo fin dall’inizio. Analogamente condividiamo la decisione di far applicare i prezzari ufficiali e i tetti massimi di spesa per tutti i bonus ordinari, come già si fa, e si è fatto, per il superbonus.
Anche l’obbligo dell’applicazione del contratto dell’edilizia in tutti i cantieri va bene, perché tale contratto contiene tutta una serie di controlli per la sicurezza del lavoro e per la formazione dei lavoratori.
Quello che io auspico è l’obbligo della certificazione SOA per tutti i lavori di superbonus, perché è incomprensibile che una impresa deve avere la certificazione SOA per fare un appalto pubblico di 200 mila euro, mentre non deve avere alcuna certificazione per fare un intervento di superbonus da 2 milioni di euro, che utilizza anch’esso soldi pubblici.
- Quali altre iniziative sta portando avanti l’Ance per la prevenzione delle infiltrazioni criminose
nel settore dell’edilizia ? Un segnale importante per l’affermazione della legalità in tale ambito è il Protocollo firmato con la Prefettura. Quali sono i contenuti di tale documento?
- Nel settore dei lavori pubblici esistono già dei meccanismi con i quali le Amministrazioni Appaltanti possono verificare e contrastare i tentativi di infiltrazione mafiosa, per esempio con le white list compilate dalle Prefetture. Nel settore privato, invece, non esiste un controllo analogo.
Con il recente protocollo di legalità, firmato tra Ance e Ministero dell’Interno, al quale Ance Palermo ha aderito, è possibile estendere, ora, gli stessi controlli anche al settore privato ed in particolare ai lavori dei vari superbonus.
Le imprese di Ance Palermo, aderendo al protocollo. hanno la possibilità, infatti, di controllare l’intera filiera di fornitori e subappaltatori e di contrastare, in tal modo, i tentativi di infiltrazione mafiosa.
- L’Ance Palermo ha anche prestato attenzione alla formazione dei propri associati in tema di compliance e, in particolare, di sensibilizzazione all’adozione di modelli di organizzazione e controllo ex. D.lgs. 231/01. Qual’è la risposta delle imprese edili in tale direzione?
- Per quanto riguarda i modelli organizzativi e le norme di comportamento delle imprese, come previsto dal D.l.gs. 231/01, Ance ha da tempo svolto un’attività di informazione e formazione a favore di tutti gli associati, considerando l’attuazione di tale normativa uno strumento fondamentale per la compliance aziendale; abbiamo anche fornito un software gratuito che può dare un supporto per la predisposizione di tali modelli e nelle prossime settimane rilanceremo questa iniziativa.
Vorrei ricordare, inoltre, che tutte le imprese associate ad Ance Palermo sottoscrivono il Codice Etico, approvato dal Ministero degli Interni e che, anzi, siamo stati tra i primi nel nostro settore, già una decina di anni fa, a dotarsi di un tale documento.