PALERMO – Un importante passo avanti nella promozione della legalità e della cittadinanza attiva è stato compiuto in Sicilia con la firma di un protocollo d’intesa che istituzionalizza il progetto “Giustizia e Umanità – Liberi di Scegliere“. L’accordo, siglato dall’assessore regionale all’Istruzione Girolamo Turano, dal direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Giuseppe Pierro e dalla presidente dell’associazione culturale Biesse Bruna Siviglia, mira a introdurre nelle scuole siciliane di ogni ordine e grado un percorso educativo incentrato sulla legalità, il rispetto e il contrasto alle discriminazioni.
Il progetto, ispirato all’attività pionieristica del magistrato Roberto Di Bella, presidente del tribunale dei minori di Catania ed ex presidente di quello di Reggio Calabria, ha già ottenuto riconoscimenti significativi, diventando legge regionale in Calabria. La sua espansione ha raggiunto le più alte istituzioni, con una presentazione alla Camera dei Deputati presso Palazzo San Macuto, sede della Commissione Antimafia, alla presenza della presidente Chiara Colosimo e della sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro.
Il cuore dell’iniziativa risiede nell’offrire ai giovani provenienti da contesti familiari legati alla criminalità organizzata un’opportunità di riscatto. Attraverso l’allontanamento dei minori e delle loro madri dalle famiglie malavitose, si apre la strada verso un futuro migliore, libero dal condizionamento criminale. Questa scelta coraggiosa, inizialmente oggetto di critiche, si è rivelata vincente nel tempo.
Il progetto si sviluppa attraverso una serie di attività mirate, tra cui la lettura del libro “Liberi di Scegliere – La battaglia di un giudice minorile per liberare i ragazzi dalla ‘ndrangheta“, scritto dal magistrato Di Bella con la giornalista Monica Zapelli, e la visione dell’omonimo film diretto da Giacomo Campiotti. Queste opere raccontano storie di giovani che hanno scoperto una vita diversa da quella che il contesto familiare avrebbe altrimenti riservato loro.
Il protocollo prevede un percorso educativo che comprende la visione di film, la lettura di libri, incontri con personalità delle istituzioni e l’organizzazione di un concorso per tutte le scuole siciliane. L’obiettivo è promuovere la cultura della legalità e della libertà come bene primario, contrastando ogni forma di discriminazione e riducendo il disagio e la devianza minorili.
L’assessore all’Istruzione, Mimmo Turano, ha sottolineato l’importanza del progetto nel contesto siciliano: “Vogliamo affermare che la scuola è il più grande mezzo di riscatto sociale, uno strumento di emancipazione e cambiamento. Sostenere ‘Giustizia e umanità – Liberi di scegliere’ significa dire ai giovani siciliani che non esistono vite segnate, che c’è sempre una possibilità reale di cambiamento, significa anche modificare l’immagine della Sicilia da terra di condanna a terra di riscatto”.
Il direttore generale dell’Usr Sicilia, Giuseppe Pierro, ha evidenziato l’impegno costante della scuola nel garantire il diritto all’istruzione e nel contrastare l’abbandono scolastico, sottolineando l’importanza di creare connessioni con il territorio per accrescere la valenza formativa delle iniziative e creare prospettive per i giovani.
L’iniziativa gode anche del sostegno della Società Editrice Siciliana (Ses), editrice della Gazzetta del Sud e del Giornale di Sicilia, con il presidente Lino Morgante presente alla manifestazione di presentazione del protocollo a Palermo.