In occasione dei Lavori d’Aula relativi alla discussione sul Disegno di Legge n° 245 – meglio identificato come Legge Finanziaria Regionale per il triennio 2023 – 2025 – i lavoratori del personale ASU si organizzeranno in assemblee sit- in direttamente utilizzato dal Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, per i giorni dal 7 al 9 febbraio p.v., dalle ore 10,00 alle ore 20,00, presso il Piazzale antistante i locali di Palazzo dei Normanni.
Questo è quanto fanno sapere UGL Autonomie Sicilia, Ale UGL e SGB.
“Il motivo della protesta – spiegano UGL Autonomie Sicilia, Ale UGL e SGB – ricade nell’ottica di riportare la Deputazione Regionale nell’alveo della massima legalità in relazione alle norme legislative di prossima discussione ed approvazione.
I lavoratori ASU utilizzati dall’Amministrazione Regionale sono stati, inopinatamente, penalizzati da assurde decisioni supportate da alcuni deputati dell’ARS in merito all’integrazione oraria da assegnare, ex lege, ai sensi dei dettami afferenti il D.Lgs n° 468/97 e la L.R. n° 24/2000; l’articolato attuale disattende completamente tali vigenti normative, arrecando nocumento ai lavoratori ASU dei Beni Culturali!
Nel tentativo di arginare il maldestro intervento di parte della Deputazione, queste OO.SS. hanno sensibilizzato Rappresentanti della maggioranza politica, ottenendo l’inserimento di un emendamento che riporta nei giusti canoni legislativi la norma in trattazione, individuata al comma 1 dell’art. 6 del DdL n° 245.
Certamente, il Sindacato, “latu sensu” rappresenta soltanto lo strumento che garantisce la possibilità di fare sentire la propria voce ad ogni singolo lavoratore.
La piazza è costituita dai lavoratori, attori protagonisti del proprio destino.
Il primo step, di natura squisitamente sindacale, come già detto, ha prodotto, con la benevolenza politica, un importante risultato, ma solamente quale inizio di un iter legislativo, anche intriso di possibili tortuosità, declinabili all’interno del Palcoscenico di Palazzo dei Normanni.
L’emendamento modificativo dell’attuale stesura del comma 1 dell’art. 6 del DdL n° 245, che ripristina la legittimità del precedente Testo incardinato ed approvato dalla Commissione Bilancio getta discrete basi per la buona riuscita dell’attività sindacale svolta.
In quest’ottica, i lavoratori ASU dei Beni Culturali devono difendere, in prima persona, compatti, i propri diritti, perorando “de visu” l’approvazione dell’emendamento in trattazione da parte dell’unanimità della Deputazione Regionale!
I lavoratori ASU dei Beni Culturali saranno in piazza del parlamento, nelle giornate programmate, a sostegno delle proprie ragioni, nel rispetto dei dettami di legge”.
“I lavoratori – concludono i sindacati fautori dell’iniziativa di protesta – parteciperanno e reclameranno ad alta voce, e con grande dignità, che la Classe Politica Dirigente usi il buon senso e l’onestà intellettuale che necessitano in sede di decisioni delle sorti di ciascun cittadino, in generale; e nella fattispecie, del futuro prossimo dei Lavoratori ASU, direttamente utilizzati dal Dipartimento Regionale dei Beni Culturali, come da sentenza n° 199/2020 del 21 luglio 2020 della Corte Costituzionale”.