L’asilo non si farà! Lettera aperta della Famiglia del Beato Pino Puglisi.

Salta l'asilo nido di Brancaccio dalle opere pubbliche. 31 anni di attese, la mafia gioisce

Riceviamo e pubblichiamo integralmente quanto ricevuto in redazione:

*Salta l’inserimento dell’asilo nido di Brancaccio “I piccoli di padre Puglisi” dall’elenco annuale delle opere pubbliche da realizzare: la mafia ringrazia sentitamente!*

Premesso che il distinguo è obbligatorio e che, quindi, quando parleremo di maggioranza e di opposizione all’interno del Consiglio Comunale, non vogliamo fare di tutta l’erba un fascio.
C’è un solo fatto incontrovertibile…
Oggi il Consiglio Comunale, per volontà della maggioranza e dell’opposizione che fa politica scendendo in piazza con le mani sui fianchi, non ha approvato l’inserimento nell’elenco delle opere pubbliche da realizzare, per la prossima annualità, dell’Asilo Nido di Brancaccio “I Piccoli di padre Puglisi”, tanto voluto dal Beato Giuseppe Puglisi.

Pertanto, a noi familiari del Beato Giuseppe Puglisi sorge spontanea una domanda: chi ha interesse a non costruire l’Asilo Nido a Brancaccio?

La risposta, parimenti alla domanda, nasce spontanea: LA MAFIA!

Abbiamo atteso 25 anni per arrestare Totò Riina, 43 anni per Bernardo Provenzano, 30 anni per Matteo Messina Denaro e 31 anni per la costruzione dell’Asilo Nido… che purtroppo non vedrà luce.

Come mai tutto questo tempo per affermare semplicemente i diritti dei bambini, legalità e giustizia?

In 31 anni si sono avvicendate al Governo di questa città tutte le forze politiche dell’Arco Costituzionale, si sono avvicendati nel Governo dell’Arcidiocesi di Palermo Cardinali e Vescovi …….ma questo asilo ancora non sorge.

Ora potete trovare tutte le scuse che l’ingegno umano può partorire, potete fare appello al politichese o al populismo, potete anche richiamare la schiera corporativa e infinita dell’antimafia e della legalità… ma, mentre voi gridate e sgomitate nel mettere sul piatto le vostre giustificazioni, la MAFIA alleva bambini alla propria scuola, sussurrando parole di vendetta contro quella parte minuscola delle istituzioni e degli uomini, come il nostro caro Pino, che hanno tentato di sconfiggerla.

La maggior parte del popolo siciliano è affamato di mafia e voi, con il vostro atteggiamento e comportamento, con l’ignavia che vi ha contraddistinto in questi 31 anni, ne stuzzicate l’appetito.

Gaetano Puglisi, il fratello maggiore di Pino, non ha avuto questo dono di vedere costruire l’Asilo Nido a Brancaccio; Franco, fratello più piccolo di Pino, spera di vederlo realizzare, ma il suo stato di salute non depone a suo favore e, quindi, forse, (ci auguriamo di no), non lo vedrà neanche lui!

Il resto della famiglia continuerà a “sperare” e non possiamo farne a meno, proprio in questo anno Giubilare, indetto da Papa Francesco sulla Speranza. Ma sappiate che per tutti quelli che in questi 31 anni non ne hanno permesso la realizzazione, non ci sarà Porta Santa che li perdonerà. Tutti possiamo attraversare la Porta Santa che non è un luogo fisico, è Cristo. Ma di una cosa siamo certi perché l’ha detto lo stesso Gesù: “chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accogli me. Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa una macina girata d’asino al collo e fosse gettato negli abissi del mare”.

Fatevi il conto… in 31 anni quanti bambini si sono consegnati alla mafia!

Firmato i familiari del Beato Giuseppe Puglisi

Franco Puglisi, fratello del Beato Giuseppe Puglisi

Angelina Amato, moglie di Franco

Carmelo Puglisi, figlio di Franco

Giusy Puglisi, figlia di Franco

Giusy Puglisi, figlia di Gaetano

Carmelo Puglisi, figlio di Gaetano

Nicolò Puglisi, figlio di Gaetano

Giacoma Tilotta, moglie di Gaetano

Gaetano La Rosa, pronipote del Beato Giuseppe Puglisi

Giovanni La Rosa, pronipote del Beato Giuseppe Puglisi

Valentina La Rosa, pronipote del Beato Giuseppe Puglisi

Denis Martorana, pronipote del Beato Giuseppe Puglisi

Dea Martorana, pronipote del Beato Giuseppe Puglisi

e il nostro fratello acquisito, Maurizio Artale

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