Questo è il risultato di immigrazione selvaggia e l’apertura del Paese a chi che sia. I finti buonisti la smettano. Siamo in balia di flotte di clandestini che bivaccano dove capita e pronti a delinquere?
Non c’è più un solo giorno che non si parli del Ministro dell’interno e del suo “male operare”.
Gli attacchi al “Ministro del Rave Party” sono giornalieri e ripetuti e gli italiani la cominciano a “soffrire”.
Sui migranti è dunque un fallimento su fallimento e ieri alla Camera La Ministra non è stata convincente, anzi ha convinto ancor di più i deputati di Lega e Fratelli D’Italia del suo “operare soft” quasi trattasse i temi della Sicurezza del Paese come cultura da impostazione “radical chic”.
Ieri per l’appunto alla Camera, durante la relazione della Ministra, è successo di tutto tra grida e richieste di dimissioni. Lo stesso Presidente Fico ha avuto difficoltà a mitigare e silenziare i colleghi deputati incazzati dalla relazione “poesia” della Lamorgese.
La discussione/relazione s’incentrava sul Rave Party di Rimini dove il Governo è stato ridicolizzato per colpa della gestione del MInistro che ha provato, asua volta, a scaricare le colpe a questori e prefetti. Nel suo dire il Rave Party l’ha gestito nel migliore dei modi visto che c’erano tantissime famiglie e il pericolo di usare la forza avrebbe creato altri problemi assai più gravi. Il risultato è che lo Stato si è piegato ad una illegale organizzazione dove c’è scappato pure il morto. ma il Ministro sembra non avere capito.
Altro tema che ha fatto impazzare la quasi totalità della Camera è stata la risposta del Ministro legati all’episodio di aggressione a Rimini da parte di un somalo, il ministro ha dato la sensazione del giustificarlo. «Il giovane – ha detto – non ha agito per finalità riconducibili al terrorismo, ma a una forte alterazione dello stato di equilibrio psicologico che fino a quel momento si era espresso in un’aggressività verbale e non fisica. È un soggetto privo di precedenti di polizia».
Una risposta della Lamorgese che ha imbarazzato il Paese e che certifica la non idoneità all’incarico importante che riveste. Ecco questi sono i fatti che inducono più che mai alle dimissioni “gridate” senza tregua da Lega e Fdi.
Il PD a trazione Letta, ridicolo più che mai, fa quadrato al ministro solo per contrapposizione politica, sapendo che l’ora è scoccata e che non è più possibile restare a guardare al Paese che prova a risolvere i problemi da se.