Nuovi scenari di crescita e consolidamento per l’aeroporto internazionale Vincenzo Florio e la volontà di creare una società di gestione unica regionale. È quanto è emerso in occasione della cerimonia per la celebrazione dei trent’anni di gestione di Airgest all’aeroporto Trapani Birgi che si è svolta mercoledì 29 giugno nella ex sala ritiro bagagli, allestita per accogliere le autorità, la stampa, le massime autorità civili, religiose e militari, i sindaci e gran parte del tessuto economico e produttivo della provincia di Trapani. A chiudere i lavori della giornata, tratteggiando un’analisi degli ultimi anni dell’aeroporto e della sua incredibile ripresa è stato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
Presente una folta pattuglia di assessori della giunta di governo, tra cui l’assessore al Turismo, Manlio Messina e quello ai Trasporti, Marco Falcone che sono intervenuti alla tavola rotonda sul ruolo degli aeroporti regionali, moderata dal giornalista del Sole 24 ore, Nino Amadore, insieme al presidente di ENAC, Pierluigi Di Palma, al presidente di Assaeroporti Carlo Borgomeo e al comandante del 37° Stormo di Trapani Birgi, Moris Ghiandoni. Ad aprire i lavori è stato Salvatore Ombra, imprenditore marsalese, tornato dal 2019 alla guida di Airgest, che ha avuto il compito di analizzare numeri e strategie. Punto focale del suo intervento, la sostenibilità economico finanziaria, patrimonio di credibilità irrinunciabile. Ha passato in rassegna la storia dello scalo dove, anni prima, era già stato chiamato alla guida, dall’allora presidente della Provincia di Trapani, Mimmo Turano, oggi assessore regionale alle Attività produttive, riuscendo a toccare numeri record, in termini di tratte e passeggeri.
Numeri e fatti che, oggi, tornano e rispondono ad un piano industriale con scelte di medio e lungo periodo, tali da aver fatto uscire Birgi dalle sabbie mobili, portandolo a sfiorare nel 2022, dopo la pandemia, il traguardo del milione di passeggeri. Anche e soprattutto grazie al supporto che la Regione Siciliana, che è socio di maggioranza dello scalo, ha messo in campo negli ultimi tre anni, promuovendo il percorso di rilancio con investimenti, accordi e relazioni che hanno rimesso sul mercato aeroportuale il Vincenzo Florio.
Durante la tavola rotonda è emerso che è in atto un processo di trasformazione che avrà un punto importante nel PNA, Il Piano degli Aeroporti nazionale che verrà presentato a settembre 2022. È quello il punto dirimente, riconoscere al Vincenzo Florio di Trapani Birgi quella capacità di sviluppo integrato nel sistema aeroportuale, indispensabile per garantire la massa critica di voli e il numero di passeggeri necessari a coprirne costi e processi di miglioramento e sviluppo.
“È necessario lavorare in sinergia con le istituzioni, il territorio e tutti gli operatori per consolidare il ruolo strategico dell’aeroporto Vincenzo Florio – ha affermato il presidente di Airgest, Salvatore Ombra – agli occhi dei cittadini e dei numerosi turisti che fanno tappa a Trapani. Il nostro lavoro si basa sulle conoscenze e sulle relazioni che si possono instaurare, giorno dopo giorno, con le diverse compagnie aeree in grado di aiutarci a mettere in atto un ragionamento di prospettiva, raggiungendo così l’obiettivo prefissato: superare il milione e mezzo di passeggeri entro il 2023 Obiettivo dichiarato, superare la quota del milione e mezzo di passeggeri entro il 2023 e proiettarsi per eguagliare il record di un milione e novecentomila passeggeri degli anni migliori”.