La Sicilia si pone al centro dell’attenzione ad Assisi quest’anno, offrendo l’olio che alimenta la lampada votiva che arde giorno e notte sulla tomba di San Francesco, patrono d’Italia. L’evento, parte delle celebrazioni annuali in onore di San Francesco, vede la partecipazione della Sicilia dopo una pausa di ventun anni.
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha sottolineato l’importanza di questo momento: “Una Sicilia festante è chiamata a invadere Assisi in tutte le sue bellezze e in tutta la sua sacralità. Portiamo qui l’olio santo per alimentare la fiamma di San Francesco. Questa è una Sicilia fatta da gente per bene che ama il lavoro e che vuole uscire dai temi della disoccupazione e della siccità.”
L’evento, intitolato “Custodi di bellezza accendiamo la speranza“, presenta un ricco programma di manifestazioni finanziate da vari assessorati regionali siciliani. Le eccellenze alimentari del territorio sono in primo piano, con la preparazione e distribuzione di piatti tipici siciliani ai pellegrini. Una mostra fotografica intitolata “Cammini di Sicilia. Un’isola patrimonio di storia, arte e bellezza” è allestita fino al 6 ottobre, offrendo uno sguardo sui principali cammini siciliani.
La Presidenza della Regione Siciliana ha anche promosso il restauro di due dipinti nelle chiese di Assisi, dimostrando l’impegno per la conservazione del patrimonio artistico.
Le celebrazioni principali si svolgono il 3 e 4 ottobre. Il 3 ottobre ha visto l’apertura delle cerimonie, con i vespri guidati da Monsignor Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo.
La festa di San Francesco, il 4 ottobre, inizierà con un incontro delle autorità presso il Palazzo municipale di Assisi nelle prime ore del mattino. In seguito, si snoderà un corteo civile diretto alla Basilica di San Francesco, con in testa circa mille studenti delle scuole locali. La partecipazione siciliana è massiccia, con circa 200 sindaci e 5.000 pellegrini provenienti dall’isola. Tra i partecipanti, si distinguerà il gruppo folcloristico Val d’Akragas, riconosciuto nel Registro delle eredità immateriali della Sicilia, che sfilerà per promuovere Agrigento come capitale italiana della cultura 2025.
La cerimonia principale si terrà nella chiesa superiore della Basilica, dove monsignor Antonino Raspanti, presidente della Conferenza episcopale siciliana, officerà la solenne celebrazione eucaristica. Durante la funzione, alla presenza di autorità e pellegrini, il sindaco di Palermo, Lagalla, avrà l’onore di accendere la lampada votiva dei Comuni d’Italia. È interessante notare che la Presidenza della Regione Siciliana ha contribuito al restauro di un importante dipinto del XVIII secolo custodito nella Basilica, raffigurante “L’apparizione di San Giuseppe a San Bonaventura”.
Ale 11:30, dalla Loggia del Sacro convento nella piazza inferiore, si susseguiranno i saluti delle autorità. Tra questi, il ministro generale dell’ordine dei Frati minori conventuali, fra’ Carlos Alberto Trovarelli, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, un rappresentante del governo italiano e altre figure istituzionali. Questi momenti salienti saranno trasmessi in diretta nazionale su Rai Uno.
La mattinata di celebrazioni si concluderà con un pranzo nel refettorio del Sacro convento, al quale parteciperanno tutte le autorità presenti, suggellando così questo importante evento che unisce spiritualità, cultura e tradizione.