La giustizia riparativa in materia tributaria: una prospettiva possibile?
Si è tenuto ieri, presso il Circolo Golf Palermo, il Seminario sul tema “Delega fiscale e giustizia riparativa: un binomio possibile?”, organizzato dalla Camera degli Avvocati Tributaristi di Palermo con il Patrocinio dell’Uncat e del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palermo.
Ha introdotto i lavori il Prof. Avv. Angelo Cuva, Docente di Diritto Tributario UNIPA-Dems, V. Presidente UNCAT e Presidente della CAT Palermo, il quale ha affermato che anche nel rispetto dei principi costituzionali di uguaglianza e di capacità contributiva, e in considerazione delle novità introdotte in tale materia dalla riforma Cartabia, si debbano individuare dei percorsi “riparativi” anche per i reati tributari per i quali attualmente sono previste solo delle “condotte riparatorie” che hanno altra natura e finalità. In tale contesto sarà importante valorizzare l’elemento psicologico che caratterizza la condotta dell’evasore fiscale favorendo il passaggio da una pena “subita” ad una pena “agìta”. Successivamente si sono tenute le relazioni dei componenti del Gruppo di Studio di Diritto Penale Tributario della CAT di Palermo. Nella prima l’Avv. Francesca Romana De Vita, Cassazionista, si è soffermata sulla revisione del sistema sanzionatorio tributario, amministrativo e penale, delineata dall’art. 20 della Legge Delega fiscale, con particolare riferimento al rapporto tra processo tributario e processo penale ed al riordino del sistema sanzionatorio in materia di accisa e di altre imposte indirette di cui al c.d. testo unico delle accise (D.lsg. n. 504 del 1995) ed alla revisione della disciplina sanzionatoria da applicare alle violazioni della normativa doganale. Successivamente l’Avv. Prof. Maria Bruccoleri, Cassazionista, ha osservato che in un mondo giuridico in costante evoluzione, la giustizia riparativa emerge come un approccio innovativo, capace di coniugare gli aspetti penali e tributari nella ricerca di soluzioni equilibrate e costruttive e che da un punto di vista tributario la promozione di un dialogo costruttivo tra contribuenti e autorità fiscali può non solo accelerare i processi di risoluzione, ma anche favorire un ambiente fiscale più trasparente e collaborativo.
L’Avv. Salvino Pantuso, Cassazionista, si è poi occupato del tema dei “Reati tributari in ambito esattoriale: punibilità esclusa in caso di oggettiva impossibilità al pagamento del tributo”, rilevando che l’originalità di questa misura, prevista in relazione all’esclusione della punibilità penale in caso di violazione della legge fiscale, consiste nella combinazione tra elemento soggettivo ed elemento oggettivo: l’oggettiva impossibilità al pagamento del tributo, con sovvertimento dell’onere della prova a carico del contribuente, e la assenza di dolo sostenuta dalla condotta collaborativa e dalla volontà concreta di sanare la violazione con il pagamento del dovuto. Il Dott. Renato Grillo, già Consigliere della Corte di Cassazione e Presidente di Sezione presso la CGT di Palermo, ha affrontato due temi in qualche modo incidenti sui nuovi sviluppi del diritto tributario penale e sulla giustizia riparativa: – la prescrizione, vista nella sua evoluzione normativa piuttosto oscillante e nella prospettiva di una nuova sistemazione ordinamentale, con il ritorno alla prescrizione sostanziale secondo le cadenze previste dalla precedente legislazione antecedente alla riforma Orlando; – la causa esimente della particolare tenuità del fatto alla luce dei recenti arresti della Suprema Corte, orientata sul diniego della esimente per i reati tributari, se non nella limitatissima ipotesi del superamento minimo della soglia di punibilità riferita al singolo reato e della riforma Cartabia dell’art. 131 bis c.p. In conclusione l’Avv. Daniele Giacalone, Cassazionista e Dottore Commercialista, Consigliere nazionale UNCAT, ha affermato che ci si deve domandare in che modo la giustizia riparativa sarà compatibile con i reati economici e, in particolar modo, con quelli tributari. Tali reati non consentono, prima facie, di individuare una persona fisica vittima del reato stesso, essendo l’intera collettività danneggiata dall’azione criminosa; sembra pertanto preclusa una via alla “riparazione” che veda un punto di contatto diretto tra la persona offesa e l’autore della condotta antigiuridica. Al seminario è intervenuto anche il Dott. Nicolò La Barbera, Presidente ODCEC di Palermo, che ha messo in risalto numerose criticità emerse in sede di attuazione della delega fiscale.