La “Carovane dei Diritti” dell’Ugl Aretusea fa tappa in Confindustria

Contro il cattivo lavoro Ugl Siracusa scende in campo con una serie di iniziative sul territorio.

Proficuo incontro nella giornata di venerdì 1 ottobre 2021  a Siracusa con Confindustria rappresentata da Diego Bivona  e una delegazione della Ugl aretusea composta da Giovanni Condorelli, Antonio  Galioto, Peppino  Furci e Concetto Alonge.

Dopo la presentazione del Segretario confederale Giovanni Condorelli, il Segretario responsabile Ugl Siracusa Antonio Galioto  ha dichiarato: “Il nostro sindacato sta procedendo con una campagna di sensibilizzazione battezzata ‘La Carovana dei diritti’ con un riferimento specifico alla salvaguardia dei posti di lavoro in un momento in cui il mondo politico chiede con forza alle imprese un impegno importante nel campo della transizione energetica”.

“La qualità del lavoro – ha aggiunto Galioto – viene intaccata pesantemente dal lavoro nero ed in particolare dal problema degli appalti che investe in particolar modo il territorio siracusano, dove sussistono decine di piccole e medie imprese spesso impegnate al rinnovo dei contratti di servizio alle grandi imprese”.

“ Esprimiamo preoccupazione  – ha fatto seguito Giovanni Condorelli – sui finanziamenti in arrivo al Sud col PNRR per la palese incapacità  politica del meridione di essere preparata con progetti a largo respiro per utilizzare questi fondi, forse ultima occasione per riavvicinare la Sicilia al resto dell’italia nel campo delle infrastrutture, qualità della vita e digitalizzazione nel mondo del lavoro”.

Per Peppino Furci  in delegazione Ugl: Siamo molto perplessi  sulle manutenzioni degli stabilimenti, sempre a rincorrere i guasti anziché prevenire, con rischio per chi giornalmente si reca sul posto di lavoro”.

Gli ha fatto eco Concetto Alonge che ha rilanciato il problema delle bonifiche, visto che parecchie aree sono dismesse già da tempo, utilizzando finanziamenti Europei con progetti ambiziosi ed importanti anche dal punto di vista economico , si potrebbe accorciare e concentrare l’area industriale bonificando e riconsegnando al territorio ettari di terreni, resi utilizzabili per svariati nuove attività d’impresa dal terziario al turismo”.

Confindustria Siracusa con Diego Bivona nella sua replica ha voluto concentrare il pensiero diConfindustria su quello che più preoccupa le imprese, cioè la richiesta del mondo politico all’abbattimento delle emissioni di CO2, senza alcun aiuto per le imprese, dicendo che questo è un momento cruciale e che ci si trova ad un bivio,  le scelte che si faranno potranno compromettere la prospettiva di continuitàdelle stesse.

”Lo stato di crisi di area complessa da un lato – ha concluso Bivona – può essere di pungolo per una politica regionale, spesso assente alle problematiche industriali del siracusano, dall’altro lato può essere d’aiuto per reperire aiuti economici alle imprese che hanno progetti di transizione energetica, utilizzando per esempio il protocollo Stato/Raffinazione del 2020, trasferendo con apposito decreto attuativo parte delle accise versate dalle stesse ai progetti autorizzati”.

Exit mobile version