Periodo difficile per il nostro Paese e per il mondo intero.
Tra il coronavirus che ha messo in quarantena un intero Paese e la conseguente crisi economica che si aggiunge alla crisi congiunturale di sempre possiamo certificare che questa Italia, anzi il pianeta non si fa mancare nulla.
Ma guardiamo a casa nostra. Sinteticamente cosa sta accadendo?
In un giorno caotico dell’anno 2020 i MEDIA di mezzo mondo annunciavano l’arrivo di una nuova influenza mortale, nata in CINA. Si manifesta come una polmonite e non c’è scampo.
Dopo qualche settimana il virus giungeva in ITALIA e si inizio a parlare di Epidemia, Pandemia. E’Caos.
Gli essere umani di tutto il pianeta hanno paura del contagio, del virus? NON proprio o forse non solo.
Si propaga paura e impotenza. Arriva la quarantena per molti siti colpiti. Si parla di focolai in alcune regioni del Nord Italia ed il mondo ci isola perchè adesso siamo appestati. Crolla il turismo nel bel Paese e crolla il mercato. Siamo all’inizio di una nuova crisi economica che spaventa il mondo imprenditoriale italiano già in crisi da un ventennio.
Il Governo, pur rispondendo a singhiozzo, cercherà e sta cercando di contenere il “contagio”. Quale? Non si sa. Anche se è ancora presto per redigere un consuntivo che tracci il contenimento del virus e ancora di più della paura, della deflagrazione di un sistema economico. Il nostro.
La nuova influenza ha dunque provocato sfiducia e pessimismo, ma ancor di più miseria e povertà con la chiusura di tantissime aziende, in particolare quelle che vivono di turismo e non solo, ma anche le famiglie già soffocate dalla perenne crisi made in ITALY.
Le misure messe in atto dal nostro Paese devono essere all’altezza del pericoloso virus. Non solo dal punto di vista sanitario poiché scontato, ma pure dal punto di vista sociale e di comunità fatta da famiglie e imprese da troppo tempo in difficoltà.
Occorre, come in piccola parte sta facendo il Governo, iniziare proprio con la sospensione di tutti i pagamenti verso il fisco e le banche e che coinvolga tutto il Paese.
Serve ancor di più una misura shock per le Regioni “rosse” e “gialle” intervenendo con una operazione NON di posticipo, ma di cancellazione dei pagamenti di fisco e tasse afferenti il periodo di coinvolgimento del fenomeno proprio perchè non più recuperabili.
Lo shock deve essere tale da far pensare tutti noi in positivo. La vita ci insegna che un evento negativo può diventare opportunità. Basta solo essere coraggiosi e sfidare la calamità per farne motivo di rilancio.
Azzerare per innovare.
Quindi diamoci forza e proviamo ad azzerare tutto, come vorrebbe fare questa moderna e cattiva influenza nei confronti degli umani: Facciamo ripartire l’ITALIA delle imprese fatta da eroi che non si risparmiano in fatica e sacrifici, pur essendo massacrati da questo stesso Paese dove ilo Stato è tuo socio al 65% sempre e comunque, anche quando le cose non funzionano.
Stato che usa le piccole imprese come bancomat per coprire anni di mala politica, mala burocrazia e corruzione, dove la giustizia sembra ingiusta e cattiva con i fragili e morbida e distratta con i potenti.
Questo conto salatissimo è INTERMINABILE, non finisce mai. Lo Stato entra con cattiveria e disumanità nella tua impresa, nella tua famiglia, nel tuo quotidiano, prendendosi tutto, anche la vita.
Ma a parte ogni calamità c’è da riflettere sull’arrivo di questo Coronavirus perchè probabilmente ci sta facendo rendere conto di quanto siamo fragili e a rischio. Tutti.
Questa influenza, se pur maligna, ha rallentato la frenetica corsa della nostra routine quotidiana mandandoci tutti in quarantena, Pubblico e Privati. Siamo OFF.
Ma poniamoci una domanda: CoronaVirus può essere un segnale, un messaggio ultraterreno?
Guardiamoci negli occhi e cerchiamo di capire quanto fallimento c’è nella odierna comunità fatta solo di enormi ed estenuanti sacrifici dove l’umano ha perso i veri valori della vita fatta di cose semplici e di cose vissute, reali, concrete. A cominciare dalle attenzioni verso la propria famiglia, i propri cari, gli affetti.
Diamoci coraggio e mettiamo forza per tenere duro e ricalibrare tutto, l’Italia può e deve farcela, ma deve cambiare, deve dare un colpo di mano e azzerare quasi tutto o sarà la FINE.
Guardiamoci dal virus della disumanità, della cattiveria e dell’egoismo che come la storia ci insegna ha provocato tanta morte: ecco questa è la più potente e diffusa malattia post moderna di cui avere paura perché uccide anche quando resti vivo.
F.P.